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Risoluzione anti-sentenza, piovono critiche. Caveri risponde: “eccoli i Torquemada di casa nostra”

Dopo gli attacchi giunti da più parti sul voto della della risoluzione del Consiglio Valle in merito alla sentenza della Corte dei Conti, non si fa attendere la risposta dell’Assessore-opinionista Luciano Caveri che, dal proprio blog, tuona: “Eccoli i Torquemada, che urlano dai loro comunicati stampa di fronte alla scelta del Consiglio Valle di chiedere alla Consulta quali siano i limiti dei poteri della Corte dei Conti rispetto al lavoro politico-amministrativo“.

“Per quel che mi riguarda – aggiunge Caveri sul proprio blog – la scelta di votare in Consiglio il ricorso alla Corte non è una difesa corporativa o un attacco alla magistratura contabile per cui nutro il massimo rispetto, ma una richiesta al giudice delle leggi che ci aiuti a capire quali siano gli spazi di governo“. E ancora attacca frontalmente la “sinistra giacobina“, “qualche voce dell’estrema destra” e chi gli si accoda, come la deputata Elisa Tripodi che – a detta dell’Assessore – che finirà nell’oblio a causa della “sua scarsissima attività parlamentare in favore dei valdostani che l’hanno mandata a Roma“, rei di aver sostenuto che la risoluzione sia un “salvacondotto per i condannati” e non questione per dirimere un conflitto di attribuzioni. 

Il commento dell’assessore si avvia alla conclusione aprendo una riflessione su “quel che ancora manca in Valle“, ovvero un “dibattito davvero forte sulle trasformazioni avvenute nel nostro ordinamento autonomistico sancito dallo Statuto speciale. Sparita la Commissione di coordinamento e il suo presidente con i loro diversi controlli sulla attività amministrativa e legislativaresta il caposaldo del Consiglio dei ministri sulla impugnativa alla Corte Costituzionale delle leggi regionali, di cui da tempo il Governo fa uso bislacco e impugna qualunque cosa“.