Il Centrodestra valdostano – composta da Fd’I, Forza Italia, Lega, Udc e Noi Moderati – porta nuovamente alla ribalta un tema che si era assopito: la riforma della legge elettorale valdostana. Il Governo Testolin, infatti, aveva preso l’impegno di elaborare una proposta da sottoporre in Commissione prima della fine del 2023, ma ad oggi nulla è ancora pervenuto. Anzi – come prevedibile – sul tema l’inerzia è tanta, anche perché sono diverse e trasversali le forze politiche che preferiscono non modificarla.
Scrive il Centrodestra: “ad oggi nulla di quanto promesso è stato fatto e addirittura il Presidente della I commissione risulta scomparso, tranne una dichiarazione a mezzo stampa, secondo cui la legge elettorale non verrà modificata, salvo che non si trovi un accordo politico per approvarla con 24 voti, in modo da evitare il referendum confermativo”.
Un segnale – per il Centrodestra valdostano – che dimostra come “le forze di governo non intendano modificare le regole elettorali” non volendo quindi “che gli elettori abbiano il diritto di scegliere il Presidente della Regione, la maggioranza che li governerà stabilmente con un programma condiviso e vincolante e soprattutto non essere ostaggio dei continui “ribaltoni” orditi nel palazzo, come il recente passato tristemente ci insegna”.
Annuncia battaglia il Centrodestra, con in testa il neo rinnovato Presidente di FD’I Alberto Zucchi, che denucia “(…) il vergognoso temporeggiare del Presidente della prima commissione consiliare e di tutta la maggioranza di governo.
Il CDX unito non accetterà il protrarsi dell’inerzia dolosa e/o azioni del Governo regionale tendenti verso irrilevanti modifiche alla legge elettorale (quali ad esempio l’aumento delle preferenze) che non consentano agli elettori valdostani di esercitare il loro diritto di scelta e di avere un Governo stabile per almeno cinque anni, come tutte le altre regioni d’Italia, annunciando fin d’ora che una tale scelta del governo verrà contrastata ad ogni livello e con gli strumenti che le attuali norme prevedono”.