A distanza di quindici giorni dal primo referendum confermativo regionale in Valle d’Aosta, Alleanza Verdi-Sinistra/Rete Civica accusa un grave vuoto informativo.

“Il 10 agosto si svolge il primo referendum confermativo regionale e su una questione di estrema rilevanza perché riguarda il sistema di elezione del Consiglio regionale, prezioso organo di autogoverno della comunità valdostana”, scrive AVS in una nota.

Il referendum riguarda il sistema elettorale regionale attualmente in vigore. Secondo AVS/Rete Civica, si tratta infatti di un “sistema che l’Union Valdôtaine non ha voluto riformare” e che oggi si vorrebbe “blindare” attraverso il voto popolare, accusando il partito di maggioranza di “rivolgersi a destra, sinistra o centro a seconda delle circostanze” pur di mantenere il potere.

Nella nota si esprime anche forte critica per la scelta della data della consultazione: “purtroppo l’incapacità di governo e di programmazione dell’UV e dei suoi alleati e l’arroganza del Presidente della Regione hanno finito per collocare [il referendum] assurdamente nella settimana di Ferragosto, accavallandolo con l’impegno nella predisposizione delle liste per le elezioni regionali e comunali”.

AVS/Rete Civica denuncia inoltre la mancanza di una vera campagna informativa: “a 15 giorni dal voto non c’è praticamente campagna referendaria, non ci sono pubblici incontri e dibattiti, ci sono pochissimi manifesti sui tabelloni elettorali (anche perché a quelli del NO è stata impedita l’affissione), c’è poca curiosità e sollecitazione da parte degli stessi organi di informazione”.

Per questo, il movimento di sinistra ha annunciato un primo evento pubblico per venerdì 25 luglio alle ore 18:00, una tavola rotonda dal titolo ‘Referendum e parità di genere’. Durante l’incontro si affronteranno anche gli altri aspetti del referendum. È prevista la partecipazione del Sen. Giuseppe De Cristofaro, componente della segreteria nazionale di Sinistra Italiana.