La nuvola di polveri sottili sprigionata dagli incendi boschivi in Canada continua a farsi sentire in Valle d’Aosta. Anche oggi, martedì 10 giugno, la qualità dell’aria ha risentito del particolato giunto a noi dall’altra parte dell’Atlantico. I valori di PM10 restano superiori al limite previsto, anche se si registra un lento miglioramento rispetto ai picchi raggiunti negli ultimi due giorni.
Secondo quanto comunicato dall’ARPA Valle d’Aosta, le centraline di rilevamento di Aosta-Plouves e Donnas hanno segnalato nelle ore centrali della mattinata concentrazioni di PM10 comprese tra 50 e 60 microgrammi per metro cubo. Il limite giornaliero previsto dalla normativa europea è di 50 µg/m³. I valori, seppur elevati, risultano inferiori rispetto a quelli registrati nella giornata di ieri.
Sul fronte visivo, la situazione è cambiata poco: il cielo si è presentato ancora velato da una foschia lattiginosa, soprattutto nelle prime ore del giorno anche se appare in graduale miglioramento. Tuttavia, lo strato più denso di particolato in quota (tra i 3.000 e i 5.000 metri di altitudine) sembra essersi in parte dissolto. Si tratta di un segnale che potrebbe indicare l’inizio della fase calante del fenomeno.
Origine confermata
L’origine delle polveri è ormai certa. Grazie a modelli atmosferici, immagini satellitari e analisi chimiche condotte da ARPA, è stato possibile confermare che si tratta di materiale trasportato dai vasti incendi in corso nel Nord America. Il particolato ha attraversato l’Oceano Atlantico sospinto dalle correnti in quota, raggiungendo l’Europa e coinvolgendo in particolare l’arco alpino.
Impatti contenuti, ma attenzione per i fragili
ARPA precisa che non si sono registrati superamenti pericolosi della soglia giornaliera, ma invita alla prudenza. In particolare, si raccomanda alle persone più vulnerabili – anziani, bambini, soggetti con patologie respiratorie – di limitare l’attività fisica all’aperto.
Il fenomeno, sebbene inusuale per la sua origine transcontinentale, rientra in dinamiche atmosferiche note e già osservate in altri episodi simili nel recente passato. Le previsioni degli esperti parlano di un progressivo miglioramento della qualità dell’aria nei prossimi giorni, ma la situazione resta sotto stretto monitoraggio.