Stamane a margine di un appuntamento elettorale del Centrodestra Unito, è intervenuto il Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che si è soffermato in videoconferenza con gli operatori della stampa locale per rispondere alle domande sulle attuali criticità sul costo dell’energia.
Un Giorgetti preoccupato per le conseguenze dei prezzi pazzi dell’energia ha chiosato: “il problema energia è veramente storico, sia in termini di breve periodo, sia di prospettiva. Lavoriamo perché l’Italia possa raggiungere un’autonomia energetica”. Il Ministro ha poi ricordato quanto starebbe mettendo in campo il governo Draghi, con il contributo del 30% per le aziende (estendibile fino al 40% per le aziende energivore) sulle bollette di settembre, ottobre e novembre.
Ma i timori del Ministro per l’economia italiana sono tutt’altro che placati, a più riprese Giogetti auspica un possibile intervento sui meccanismi di formazione del prezzo del gas da parte dell’UE. Una situazione che si annuncia drammatica per l’economia: “si tratta d un’emorragia che sta colpendo imprese e famiglie. Deve essere tamponata, altrimenti l’economia è al disastro. La Germania si avvia alla recessione, dobbiamo evitare che lo faccia anche l’Italia”.
L’augurio del Ministro è che il mercato ritorni sui binari corretti in vista dell’inverno, viste anche le speculazioni in atto, in altro caso molte aziende non potranno resistere più di “due o tre mesi” al caro bollette. Spazio anche al tema degli impianti a fune – molto sentito in Valle d’Aosta – dove il Ministro ha mostrato disponibilità a considerare gli impianti a fune come aziende energivore. Ma a una settimana dal voto, non è possibile prendere nessun impegno: “lasceremo al prossimo governo gli indirizzi corretti, ma dopo le elezioni avremo un nuovo governo nel pieno dei propri poteri”.