Da transfugo di rilievo della Lega Vd’A a motore di un centro che andando verso la federazione ambisce a diventare determinante alle prossime elezioni regionali: non è ancora chiara la parabola di Stefano Aggravi, leader di RV, ma al momento il vento sembra girargli a favore.
E’ di oggi l’annuncio che ben quattro partiti – oltre all’associazione culturale Evolvendo – hanno aperto un “cantiere politico” diretto ai “soggetti autonomisti, liberaldemocratici e riformisti della nostra Regione che si pongono al CENTRO del panorama politico valdostano (…)”. Protagonisti di quello che potrebbe ambire a diventare il terzo polo della politica regionale sono Pour l’Autonomie, Rassemblement Valdôtain, La Renaissance Valdôtaine e Stella Alpina.
“In considerazione del fatto che la crisi del sistema politico nazionale è un dato oggettivo ed
indiscutibile e che il sistema politico locale – sia a livello regionale che comunale – ne risente del clima amplificandone le contraddizioni, la nostra Autonomia ancora oggi rappresenta la via
maestra grazie alla quale poter accrescere le possibilità, gli spazi di libertà ed il benessere dei cittadini
valdostani”, scrivono i movimenti.
Che poi illustrano gli obiettivi di fondo del nuovo cantiere:
- “affrontare la sfida che ci si presenta per dare un rinnovato slancio alla nostra Regione per
costruire un efficace e creativo modello di autogoverno che sia autorevole interlocutore dello
Stato italiano e dell’Europa; - assumere decisioni coraggiose e proporre risposte concrete a dossier da tempo in discussione,
metabolizzando le esperienze maturate in questi quasi ottant’anni di autogoverno, così da
operare la necessaria discontinuità con alcune esperienze negative che talvolta l’hanno
caratterizzato; - stringere, con una presa di coscienza, un accordo responsabile tra le nostre forze politiche che,
pur nelle loro individualità e autonomie operative, sanno di poter esprimere un importante
comun denominatore; - portare fuori dai palazzi la politica e cercare di coinvolgere nuovamente tutti i cittadini
valdostani, tra cui anche chi critica l’attuale politica, ma ne sta lontano, pur volendo esprimere
il proprio contributo di esperienza, pensiero e azione per la crescita civile e culturale della
nostra Regione; - fare appello, in particolare, alle giovani generazioni ed alle donne che, pur rappresentando
una larga parte della nostra Comunità, sono ancora oggi ai margini dei processi di
partecipazione e decisione; - essere così promotori di una nuova fase costituente aperta e partecipata che possa favorire il
rilancio del nostro modello di autogoverno regionale verso una rinnovata Autonomia che
tenga conto delle sfide future che ci attendono“.
I quattro partiti annunciano quindi di aver sottoscritto un documento in cui “si impegnano ad un lavoro coordinato e collegiale, finalizzato alla costruzione di un progetto politico Autonomista di centro, liberaldemocratico e riformista per la Comunità valdostana che contenga obiettivi, risorse e tempi realistici ed efficaci”.