Con questa legge la Regione Valle d’Aosta potrà intervenire sulle aperture degli esercizi commerciali, degli alberghi, bar e ristoranti e degli impianti da sci, sconfessando così tutte le norme contenute nell’ultimo Dpcm del governo. L’obiettivo, è quello di rivendicare l’autonomia rispetto ai poteri dello Stato nella gestione dell’emergenza coronavirus.
La legge regionale è stata approvato con 28 voti a favore e 7 astensioni.
Ma la novità della giornata è che la maggioranza di centro sinistra è andata divisa al voto: gli autonomisti (Alliance valdotaine, Stella Alpina, Union valdotaine e Vallée d’Aoste Unie) hanno votato a favore con Lega e Pour l’autonomie, mentre i progressisti e il PD, si sono astenuti.
E dopo la votazione, il presidente Erik Lavevaz ha annunciato che impugnerà l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha lasciato la Valle d’Aosta in zona rossa, consultandosi con i legali della Regione.
La norma approvata dal Consiglio regionale disciplina le “libertà di movimento dei cittadini, le attività economiche e le relazioni sociali, compatibilmente con le misure di contrasto alla diffusione del virus”.
La Regione ora potrà intervenire sulle “aperture degli esercizi commerciali” e sulla “pratica dell’attività sportiva”, come fa già la Provincia di Bolzano dalla scorsa primavera, rendendo così possibile lo svolgimento di eventi e manifestazioni se “previsti da un’ordinanza del Presidente della Regione” e anche eventi ecclesiastici o religiosi.
Viene anche istituita un’Unità di supporto e coordinamento per l’emergenza Covid-19.
I motivi per cui potrebbe essere impugnata dal Governo per incostituzionalità sono molti, tra cui il fatto che, come spiegato nella Costituzione, soprattutto nell’ articolo 117, la competenza della sanità è “concorrente” tra Stato e Regioni, il che significa che la materia della Sanità è sì competenza delle Regioni, salvo che non si vada in contrasto con i principi fondamentali riservati allo Stato, e noi siamo sotto uno stato di emergenza dichiarato in tutto il territorio nazionale.
Però, le competenze della Valle D’Aosta dipendono anche dallo Statuto che ai sensi dell’Articolo 116 della Costituzione determina le nostre competenze in quanto regione autonoma.
Poi, c’è un altro punto che i 28 “super autonomisti” non hanno considerato, ovvero il fatto che, costituzionalmente, noi valdostani possiamo invocare lo Statuto e andare contro lo Stato quando dallo Statuto la Regione ha competenza esclusiva su quella materia.
Nello Statuto valdostano non c’è traccia che la sanità sia materia esclusiva della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Ora, molto probabilmente, ci sarà un conflitto tra Stato e Regione, e la Corte Costituzionale deciderà le sorti di questa legge.
Da come è stata scritta questa legge, sembra quasi che Lega e Autonomisti, a meno che non abbiano mai letto lo Statuto della Valle d’Aosta e la Costituzione, abbiano fatto di tutto per entrare in conflitto con lo Stato Italiano.
Simone Nigrisoli




