Il dibattito sulla variazione di bilancio in Consiglio Regionale si è svolto con alcuni colpi di scena. Su un Ordine del giorno del gruppo Lega Vallée d’Aoste, il Capogruppo Andrea Manfrin ha depositato una raccolta firme di 326 dipendenti del servizio socio-sanitario che chiedevano di al Consiglio di “approvare ogni iniziativa utile che disponga il blocco dell’istituzione del nuovo ente strumentale regionale”. Su questo punto il dibattito si è acceso.

La proposta della Lega, infatti, mirava proprio a bloccare l’istituzione dell’ente strumentale che – a loro dire – porterebbe più criticità che benefici. Fra le criticità elencate dal Consigliere Manfrin vi è il rischio di trasferire dipendenti pubblici assunti tramite concorso in un ente esterno, con conseguente perdita di tutele tanto dal punto di vista contrattuale che da quello previdenziale. Inoltre, vi sarebbero dei rischi per i dipendenti della Società di Servizi che dovrebbero sostenere un concorso per passare all’ente strumentale e, in caso di mancato superamento, si ritroverebbero senza lavoro.

La risposta dell’Assessore regionale Carlo Marzi non si è fatta attendere. Marzi ha evidenziato come non ci sia, ad oggi, un disegno di legge che istituisce l’ente strumentale, ma ha sottolineato come quello sia l’indirizzo secondo le valutazioni della Giunta. Esecutivo regionale che sta tenendo in considerazione uno sturio di fattibilità commissionato alla società Poleis, nonché le indicazioni contenute nel DEFR.

“Con questa scelta decidete di calpestare la volontà di centinaia di dipendenti, di cui rischiamo di perdere la professionalità a discapito del servizio e degli utenti” ha dichiarato Manfrin, promettendo che di cancellare questa iniziativa qualora la Lega andasse al Governo.

“Richiamo ognuno al senso di responsabilità e serietà che è dovuto a questo Consiglio”, ha replicato in chiusura il Presidente della Regione Renzo Testolin. Secondo il Presidente, “le interlocuzioni con in sindacati confermano la bontà delle nostre valutazioni”.