Il ventunenne Sohaib Teima, accusato di aver ucciso la compagna Auriane Nathalie Laisne, si è avvalso stamane della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al GIP. Il giovane, attualmente detenuto nel carcere di Torino, è accusato dalla procura di Aosta di omicidio aggravato dalla premeditazione e dal legame sentimentale con la vittima, oltre che di occultamento di cadavere.
Il delitto è avvenuto a fine marzo scorso all’interno di una chiesetta abbandonata di Equilivaz, una frazione di La Salle. Secondo gli inquirenti l’omicidio si è consumato con diversi fendenti, di cui alcuni alla gola, inflitti con un’arma da taglio.
La strategia difensiva
I legali di Teima hanno motivato la decisione di non rispondere al GIP da parte del loro assistito con la necessità di approfondire gli atti giudiziari, a cui hanno avuto accesso solo pochi giorni fa. Successivamente si terrà incontro tra i due avvocati difensori e Teima, con l’obiettivo di allestire una linea difensiva. Tale incontro dovrebbe avvenire il prossimo 2 dicembre presso il carcere di Torino.
In un secondo momento, Teima potrebbe rilasciare dichiarazioni spontanee al PM di Aosta per fornire la propria versione dei fatti.