Il 13 marzo 1978 usciva nelle sale italiane ‘La febbre del sabato sera’ che avrebbe lanciato nell’olimpo del Cinema l’attore di origini italiane John Travolta, sancendo così il successo mondiale della disco-music e delle discoteche come forma di divertimento più diffusa fra i giovani per i 25 anni anni successivi.
Per ricordare quella stagione epica, ma soprattutto per omaggiare i locali che nella nostra regione interpretarono quel fenomeno, sabato 29 giugno – a partire dalle ore 21:00 – piazza Chanoux si trasformerà in una grande discoteca all’aperto, accogliendo l’evento ‘Quelli che… la Disco’. L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale, con il sostegno del Consiglio Valle, ed organizzata dall’Associazione culturale ‘ControVento’.
Tutti i più grandi protagonisti disco-music degli anni ‘70, ‘80 e ‘90 si ritroveranno per celebrare in una sola notte un mondo che oggi non esiste più, ma che ha lasciato testimonianze importanti nella musica, nel costume e nella cultura pop.
Sul sagrato della piazza sarà allestita una vera e propria “dance hall” dove ballare sulle note dei grandi successi del passato, riproposti dagli storici Djs di quegli anni, mentre sul palco andranno in scena i ricordi di quegli anni con testimonianze dei proprietari dei locali del passato e la proiezione di materiale audiovisivo d’epoca.
Sul palco rivivranno così tutte le discoteche, i disco-bar e i locali che hanno segnato un’epoca tra cui Divina, Lou Ressignon, Boomerang, La Chaumière, Pigalle, Hollywood, Abat-Jour, Les Trompeurs, Statale 26, Compagnia dei Motori, La Luna, Blu Max, Moog’s, La Remisa, Help, Liberatutti, La Niche e Sweet Rock Cafè.
L’Assessore allo Sviluppo economico e Promozione turistica del capoluogo, Alina Sapinet, ha commentato: “Aosta saluta l’avvio della stagione estiva ricreando in piazza Chanoux l’atmosfera dei locali che hanno segnato un’epoca e rivivendo le emozioni della musica disco, house e pop di un a stagione bellissima per tutti i ragazzi e le ragazze di quegli anni. Sarà l’occasione per rivivere le emozioni di un tempo, per ritrovarsi con qualche ruga in più, ma anche per coinvolgere i più giovani in un viaggio nel tempo attraverso le mode e la cultura giovanile del passato”.
“Tuffarsi in un’epoca passata – ha dichiarato anche il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin – è un modo non solo di rivivere il passato, ma anche di capire meglio come il presente sia stato modellato da quelle esperienze. Il ricordo può anche essere uno strumento di connessione intergenerazionale”.