La Francia mantiene la sua posizione contraria alla realizzazione di una seconda canna del Traforo del Monte Bianco, nonostante l’ipotesi sia sostenuta da diversi interlocutori italiani. A ribadirlo è stato il Ministro francese dei Trasporti, Philippe Tabarot, in una lettera indirizzata a Xavier Roseren, Deputato dell’Alta Savoia.
L’On. Roseren aveva espresso preoccupazione in merito al progetto, dopo che il tema era stato recentemente discusso durante il Comitato di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia svoltosi a Nizza. Tabarot, nella lettera, ha sottolineato che la posizione della Francia rimane invariata, come già espresso in precedenza in sede di Commissione intergovernativa (Cig) per il Traforo del Monte Bianco.
Al centro del qui pro quo c’è anche il ruolo del Comitato tecnico, un gruppo di lavoro avviato nel 2023 su iniziativa congiunta tra Francia e Italia. Secondo il Ministro d’Oltralpe, il comitato non ha il compito di studiare la fattibilità di una seconda canna, ma si occupa di una riflessione più ampia sulle connessioni alpine, sulla resilienza delle infrastrutture e sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale del trasporto su strada.
Il Ministro ha infine ribadito che il lavoro in corso rientra in una strategia più ampia per l’adattamento ai cambiamenti climatici, confermando l’impegno della Francia su questi temi, ma senza alcuna apparente apertura alla realizzazione di una seconda galleria.