Ancora una volta è valido il detto: chi entra Papa, in Conclave, esce Cardinale. E così alle 18:07 di oggi, 8 maggio, la fumatà è bianca, per le 100mila persona accorse in Piazza San Pietro è un momento di grande giubilio.
Robert Francis Prevost, 69 anni, è stato eletto Papa. Nato a Chicago da una famiglia di origini francesi, è il primo pontefice statunitense nella Storia della Chiesa cattolica. Una figura che per molti versi è di sintesi tra Nord e Sud America: agostiniano, laureato in Diritto canonico, ha trascorso quattordici anni come missionario in Perù, dove ha sviluppato un forte impegno a favore dei temi sociali unito da un’impostazione tradizionale verso la dottrina. Rientrato a Chicago nel 2001, ha guidato l’Ordine di Sant’Agostino come Priore generale fino al 2013, quando è tornato in Perù come vescovo di Chiclayo. Papa Francesco lo ha poi fortemente voluto a Roma nel 2023, nominandolo Prefetto del Dicastero per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina.
E noto il suo ruolo chiave nella delicata gestione del Cammino sinodale tedesco, che stava deragliando verso temi eccessivamente progressisti e divisivi. Insieme al Card. Parolin ha lavorato per evitare fratture nella Chiesa cattolica, con uno stile moderato ma determinato.
Il nuovo Papa Leone XIV si è presentato al mondo invocando la pace di Cristo – “disarmata e disarmente” -, ma anche pregato l’Ave Maria in mondo visione, richiamato alla Patria di Dio e concesso una benedizione e una indulgenza plenaria in latino. Un che annuncia novità e soprese nella direzione di Santa Romanae Ecclesia.
Le felicitazioni della Regione Valle d’Aosta
Il Presidente della Regione Renzo Testolin, a nome del Governo regionale e della comunità valdostana, ha espresso le più sentite felicitazioni per l’elezione del nuovo Papa Leone XIV.
“Dopo l’esempio di Francesco – commenta il Presidente Testolin – la Chiesa avrà nuovamente un Pontefice di pace e di dialogo, come lui stesso ci ha fatto capire affacciandosi dalla Loggia delle Benedizioni. Ci associamo umilmente al suo appello per una “pace disarmata, disarmante, umile e perseverante”. Le sue prime parole di pace, di carità e di vicinanza a coloro che soffrono rappresentano un forte segno di speranza di cui avevamo bisogno“.
“Desideriamo – prosegue Testolin – inoltre estendere un caloroso invito al nuovo Papa a visitare la Valle d’Aosta, un luogo che ha già avuto l’onore di ospitare Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ai quali ci sentiamo fortemente legati. Saremmo onorati di accogliere tra noi il nuovo Pontefice. Le nostre montagne possono essere per lui rifugio meditativo, luoghi ideali per momenti di riflessione e preghiera e opportunità importante di confronto intenso e profondo tra la comunità valdostana e la Santa Sede“.