Dopo l’annullamento della tappa del Giro d’Italia 2023 che prevedeva il passaggio in Valle d’Aosta con arrivo a Cras Montana, sabato 14 ottobre, sul sito ufficiale del Giro d’Italia, sono state comunicate le tappe ufficiali del Giro per il 2024 e “della Valle d’Aosta non c’è alcuna traccia”, denuncia il gruppo della Lega Valle d’Aosta in una nota. 

In seguito all’accaduto nella passata edizione del giro, l’assessore al Turismo della Regione Valle d’Aosta, Giulio Grosjacques, aveva comunicato nell’aula del Consiglio regionale di aver inviato una lettera formale al presidente della Rcs, Urbano Cairo, all’amministratore delegato della Rcs Sport, Paolo Bellino, e al direttore del Giro, Mauro Vegni, per protestare contro il mancato passaggio della Corsa rosa.

Grosjacques parlò di “mortificazione subita dai nostri amministratori locali, dai volontari e dalla popolazione valdostana” e dei “disagi causati sul territorio“, chiedendo di avviare “delle interlocuzioni con gli organizzatori del Giro d’Italia per ottenere per il 2024 una tappa che si svolgesse interamente sul territorio valdostano”. 

Allo stato attuale delle cose, commenta il gruppo consiliare della Lega, “risulta quindi lecito domandarsi di quali natura fossero le interlocuzioni messe in campo e quali siano state le motivazioni di un epilogo tanto negativo per la nostra comunità. A fronte di questa gravissima doppia mancanza di rispetto nei confronti della nostra Regione il gruppo Lega Vallée d’Aoste chiederà gli opportuni chiarimenti in Consiglio”, conclude il Carroccio.