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Idea di Fratelli d’Italia per salvare lo Stadio Puchoz: “riqualifichiamolo tramite l’utilizzo di fondi privati”

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di Redazione

Da anni si discute della riqualificazione dell’area che comprende il mercato coperto e dello stadio Puchoz, ma la linea guida adottata dalle ultime amministrazioni del comune di Aosta è sempre stata la “politica del taccone” senza arrivare mai ad una soluzione definitiva” scrive in una nota Fratelli d’Italia.

Di conseguenza oggi ci ritroviamo a parlare di strutture fatiscenti ed in disuso, e l’amministrazione attuale non pare discostarsi da questo atteggiamento. L’idea che Fratelli d’Italia intende portare avanti è quella di salvaguardare lo stadio ed il suo patrimonio storico/identitario attraverso l’utilizzo di fondi privati. Fratelli d’Italia è sicura che esistano i margini per rendere interessante l’investimento in queste strutture a partire dalla possibilità di allungare in maniera congrua le concessioni delle strutture per poter permettere agli investitori di rientrare degli investimenti.

Questa soluzione – prosegue la nota Fratelli d’Italiasiamo sicuri che sarebbe il volano anche per la creazione di un progetto sportivo ambizioso per quanto riguarda il calcio, sport molto praticato (circa 500 atleti nel solo comune di Aosta) ma puntualmente snobbato dalla politica locale e al contempo, vista la vastità dell’area, potrebbe comprendere altre pratiche sportive in cerca di casa. Di pari passo, auspichiamo una soluzione simile per il mercato coperto, anch’esso abbandonato a sè stesso e che completerebbe la riqualificazione dell’intera area.

Ricordiamo a chi promuove la nascita di una nuova area verde che a meno di 500 metri esiste il parco Lussu che è pressoché inutilizzato se non come luogo di bivacco e spaccio, vedasi idea della giunta precedente di recintarlo piuttosto che illuminarlo, esistono le aree verdi lungo le mura romane rispetto alle quali non è mai stato imbastito nessun progetto, esiste l’area verde di corso Lanceri in cui è vietato giocare a calcio ed il parco Saumont nel quale è più facile trovare i servizi chiusi che aperti.

Basta con l’ecologismo d’accatto che chiede nuove aree verdi senza riuscire a gestire e sfruttare quelle esistenti o pedonalizzazioni senza nessun senso. Smantellare l’identità di una città non è una scelta ne ecologica ne innovativa: è la strada di chi non ha nessuna idea per il rilancio di Aosta” conclude la nota Fratelli d’Italia

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