Ieri, domenica 9 febbraio, il ‘Comitato 10 Febbraio’ ha commemorato i martiri delle Foibe presso il parchetto ‘Salvatore Radizza’ in via XXVI Febbraio ad Aosta. L’evento si è svolto in concomitanza con la Giornata Nazionale del Ricordo, istituita il 10 febbraio per onorare le vittime delle Foibe e l’esodo giuliano-dalmata.

Durante la cerimonia, i partecipanti hanno reso omaggio a coloro che hanno subito violenze e persecuzioni da parte dei partigiani titini, ribadendo l’importanza di mantenere viva la memoria di questa tragedia nazionale. L’incontro ha visto la presenza di rappresentanti istituzionali e cittadini, uniti nel ricordo e nella riflessione su un capitolo doloroso della storia italiana.

A commentare l’iniziativa i responsabili regionali del comitato, in particolare Lorenzo Aiello ha dichiarato: “essere qui oggi è importante perché, nonostante il 10 febbraio sia stato stabilito con legge dello Stato, viene trattato come una ricorrenza di serie B. Ne è riprova che tutti gli atteggiamenti negazionisti e giustificazionisti vengano di rado stigmatizzati. La profanazione di ieri della Foiba di Basovizza ne è là riprova. La nostra missione è far sì che, coltivando il ricordo, questa ricorrenza diventi patrimonio di tutti gli italiani”.

Anche Andrea Manfrin ha voluto aggiungere: “in un momento nel quale l’odio verso chi ricorda una tragedia nazionale è ai massimi livelli storici, come dimostrano i fatti di Basovizza, ricordare l’orrore delle Foibe e rinnovare la memoria delle 350mila persone cacciate dalle proprie case dall’odio comunista titino è indispensabile. Rimane un grande lavoro da fare per sensibilizzare le istituzioni che oggi pensano di assolvere il compito con sporadiche iniziative, peraltro condotte da soggetti, se non negazionisti, certamente giustificazionisti. L’uccisione di diecimila persone fu un atto barbaro per il quale nessuna giustificazione può motivare alcunché”.

Martina Branco