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‘Giornate FAI d’autunno’: il 15 e il 16 ottobre visite alla scoperta di Derby e dei suoi tesori

di Redazione

di Redazione

Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano – dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.

I delegati e i volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare agli italiani la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese, sorprendente e inaspettato, e che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi storie, culture e tradizioni.

Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI (l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione all’evento sono consultabili sul sito www.giornatefai.it).

In Valle d’Aosta si potrà visitare, nei pressi di La Salle, il borgo di Derby. La località di Derby nasconde una lunga storia, che la vide feudo in età medievale sia dei canonici della Cattedrale che di quelli di Sant’Orso. Inserita oggi nel territorio del comune di La Salle, in passato era indipendente anche dal punto di vista amministrativo ed esercitava la sua giurisdizione spirituale, oltre che su tutta la zona dell’Envers, anche su 3 villaggi dell’Adret (Villaret, Les Champs e Equilivaz). 

La storia conosciuta di Derby inizia nel 1040 quando Umberto Biancamano, capostipite dei Savoia e signore del Valdigne, donò per 2/3 al Capitolo della Cattedrale e per 1/3 al Capitolo di Sant’Orso di Aosta la giurisdizione su questo territorio, oltre a beni mobili ed immobili di vario genere: il nome Delbia appare per la prima volta proprio in questo atto. Per alcuni studiosi si trattava del primo nucleo abitato della Valdigne. 

La Chiesa parrocchiale di Sant’Orso sorse probabilmente nei secoli XI-XII, mentre il campanile dovrebbe risalire al XIII secolo. La chiesa attuale è databile al XVI secolo e presenta una pianta a croce latina. In occasione delle Giornate FAI si accederà al Castello giudiziario (XIV-XV secolo), alla Torre delle prigioni destinate ai detenuti in attesa di giudizio – edificio quadrangolare sulla cui facciata si aprono finestre in pietra lavorata di fattura tardo-gotica – e alla cappella.

Attualmente la struttura si presenta come edificio rurale ed è visitabile solo dall’esterno: secondo la tradizione, una galleria sotterranea condurrebbe al Castello notarile, dove si potranno ammirare in esclusiva lo splendido viret – imponente scala a chiocciola di pietra verde – e la stanza del notaio Gaspard Vernaz, proprietario del castello nell’Ottocento, dove alcuni volumi autografati in francese riposano ancora sul tavolo. Sarà inoltre possibile partecipare alla Festa del Pan Ner a La Salle.

Informazioni e modalità di partecipazione su: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=VALLE%20D%27AOSTA .

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