Le frizioni fra Partito Democratico e Union Valdôtaine frenano ancora sviluppi certi sulle future elezioni – regionali e amministrative – che si dovrebbero tenere a settembre.

A tenere alta la tensione è il tema dell’election day e l’eventuale quarto mandato per i Sindaci. Un modo, quest’ultimo, per frenare le pressioni dei Sindaci unionisti che – sulla carta – rimangono molto contrari ad un giorno unico per votare sia alle regionali che alle comunali.

Il provvedimento in questione ha ricevuto parere positivo da parte del CELVA, ed oggi doveva essere licenziato dalla Giunta. Ma è arrivato uno stop temporaneo all’approvazione, a causa di una assenza – percepita come tattica- dell’Assessore all’Istruzione Jean-Pierre Guichardaz, ovvero un’assenza del PD.

Secondo una prima ricostruzione, la frizione sarebbe nata dopo che l’accordo prevedeva prima l’approvazione della riforma elettorale, almeno nella parte delle preferenze e poi il via libera all’election day. Un forzatura che il PD, già impegnato ad alzare la posta sulla quota di genere nell’Esecutivo, non ha gradito, dettando l’ennesima frenata.

In queste ore, in maggioranza stanno procedendo fitte le interlocuzioni per sbloccare l’empasse.