E’ la fine politica, sebbene non gridata, del gruppo consiliare di Progetto Civico Progressista: da un lato Rete Civica e i suoi alleati, oggi guidati da Chiara Minelli, dall’altro Valle d’Aosta Aperta che fa riferimento a Erika Guichardaz. Si definiscono così nuove alleanze a sinistra del PD, in vista delle prossime elezioni regionali di settembre.
E’ stata annunciata innanzitutto la lista ‘AVS-Rete Civica’, frutto dell’accordo tra i coordinamenti regionali di Rete Civica e Europa Verde e le segreterie nazionali di Sinistra Italiana ed Europa Verde. L’obiettivo dichiarato è quello di proporsi come “una seria alternativa al sistema di potere che da troppo tempo governa la Regione”, contestando le scelte operate dalla Giunta Testolin, in particolare su energia, trasporti, ambiente e sanità. Forte dei risultati ottenuti alle ultime elezioni europee del 2024 – con un inaspettato 12,1% per Alleanza Verdi Sinistra – il gruppo fa leva anche sul consenso crescente dimostrato nel 2×1000.
Parallelamente Valle d’Aosta Aperta – la confederazione di sigle progressiste composta da AD-GA, ADU e M5S – prepara la propria discesa in campo in autonomia. Annuncia peraltro il supporto di altre due micro-formazioni: Rifondazione Comunista e Risorgimento Socialista.
Il gruppo sottolinea un percorso di collaborazione su diversi temi e valori come la pace, il contrasto al riarmo, l’opposizione all’Autonomia differenziata e l’ampliamento dell’ospedale Parini. La coalizione, però, si dice contraria al ritorno alla preferenza unica e al presidenzialismo regionale, sostenuto – a loro dire – dalla destra insieme proprio Rete Civica e Verdi.