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Ddl Montagna, Sen. Spelgatti: “diamo dignità e centralità alle popolazioni delle terre alte”

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di Redazione

La Senatrice della Lega Vallée d’Aoste, Nicoletta Spelgatti, è intervenuta durante la dichiarazione di voto in sostegno del ddl Montagna, poi approvato con 77 voti a favore, 5 contrari e 45 astensioni.

“Grazie alla determinazione e alla capacità del ministro Calderoli e della Lega, per la prima volta il riconoscimento, la promozione, la crescita economica e sociale, il ripopolamento delle zone montane, diventano obiettivi di interesse nazionale e lo diventano con una strategia concreta e di amplissima portata, con misure che toccano diversi ambiti”, ha dichiarato in aula la Senatrice.

Spelgatti che ha anche aggiunto: “era necessario dare dignità e centralità alle popolazioni delle terre alte, riconoscendone le loro peculiarità e le loro differenze, uscendo dalla logica del mero assistenzialismo. Un provvedimento che non vuole regalare niente a nessuno, ma solo riconoscere le differenze tra aree urbane e aree montane, sottolineando il valore del lavoro che svolgono i montanari ai fini della tutela e salvaguardia del territorio. Questo Ddl – che abbiamo votato con orgoglio – costituisce uno strumento importante per dare non solo a coloro che hanno avuto il privilegio di nascere in territori montani di continuare a viverci senza doversene andare, ma soprattutto per dare a tante persone la possibilità di pensare a un cambio radicale di vita, trasferendosi in montagna”.

“Vivere in montagna – ha concluso la Senatrice del Carroccio – è una scelta, un onore e a volte un sacrificio. Nessuno vuole abbandonarla per scelta, ma troppo spesso le persone sono costrette a farlo per necessità, ed è qui che dobbiamo intervenire. Con il voto di oggi, finalmente, diamo tutele, garanzie di servizi e di sviluppo anche a chi vive in territori montani e alla montagna stessa. Sottolineo in particolare un emendamento da me presentato in materia di responsabilità: passa il principio rivoluzionario che chi va in montagna deve essere consapevole dei rischi che incontra e non si trova in un parco giochi. Si mette un freno alle richieste di risarcimento danni nel momento di sinistri su sentieri e strade poderali, domande che troppo spesso vengono attivate come se ci si trovasse su una strada di città o una ciclabile”.

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