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Cime Bianche, è scontro politico anche sul parere dell’avvocatura regionale

di Redazione

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Al centro dello scontro politico un parere legale fornito dall’avvocatura regionale nell’aprile 2021 su Cime Bianche, in merito a delle deroghe che potrebbero avvalorare l’ipotesi che un comprensorio nella zona sia fattibile.

A sollevare la questione PCP, nettamente contraria alla costruzione del collegamento, che si scaglia contro questa ipotesi bollandola come una sorta di fake news dell’esecutivo Lavevaz.

“È incredibile che, a quasi due anni da quel parere che non rispondeva al quesito fondamentale, lo si sbandieri oggi come una robusta risposta alle argomentazioni sulla impossibilità di realizzare impianti di risalita nel vallone delle Cime Bianche. I fautori del progetto sono veramente a corto di elementi”, scrive Chiara Minelli in una nota stampa. 

Secondo PCP il parere dell’avvocatura – originariamente richiesto dalla stessa Minelli quando era assessore – non espliciterebbe in realtà alcuna deroga che consentirebbe la realizzazione del collegamento di Cime Bianche in Val d’Ayas. Tesi evidentemente non condivisa dal governo regionale in carica.