L’associazione ‘L’Albero di Zaccheo’, attiva da 15 anni sul territorio valdostano, ha ottenuto l’accesso al Social Bonus per la ristrutturazione di Casa Zaccheo, un progetto che trasformerà il complesso immobiliare situato a Plan D’Avie in una struttura di accoglienza e sostegno. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha recentemente pubblicato l’elenco dei progetti ammessi a beneficiare di questa misura fiscale, che mira al recupero di immobili pubblici inutilizzati o confiscati alla criminalità organizzata, assegnati a enti del Terzo Settore. Tra i soli cinque progetti selezionati spicca quello dell’associazione valdostana.
Il Social Bonus prevede un credito d’imposta pari al 65% delle donazioni in denaro effettuate da persone fisiche e al 50% per quelle effettuate da enti o società. Questa agevolazione fiscale, rivolta agli enti del Terzo Settore, ha lo scopo di incentivare il recupero di beni da destinare ad attività non commerciali e a beneficio della comunità.
Casa Zaccheo, situata lungo il suggestivo Ru Neuf, nelle vicinanze del Cammino Balteo e della Via Francigena, sarà trasformata in una casa per ferie destinata ad accogliere giovani, famiglie, pellegrini e persone con disabilità. Oltre a fornire alloggio, il progetto avrà un forte impatto sociale, offrendo supporto a famiglie in difficoltà, giovani e donne vittime di violenza, grazie alla possibilità di ospitare temporaneamente persone in condizioni di fragilità.
L’obiettivo dell’associazione è duplice: da un lato, Casa Zaccheo diventerà una struttura di accoglienza turistica, contribuendo alla sostenibilità economica dei progetti sociali. Dall’altro, sarà un luogo di solidarietà dove i professionisti del settore aiuteranno famiglie e persone vulnerabili a ritrovare fiducia e serenità, favorendo il loro reinserimento in una vita normale.
Con l’accesso al Social Bonus, l’associazione spera di attirare l’interesse di donatori e benefattori, grazie agli straordinari vantaggi fiscali offerti. Questa opportunità rappresenta un traguardo importante per L’Albero di Zaccheo, che si conferma pioniera nel recupero di beni pubblici destinati a fini sociali, non solo in Valle d’Aosta, ma anche a livello nazionale.
