Due anni di reclusione e una provvisionale di 3000 euro alla vittima: questa la condanna inflitta dal tribunale collegiale di Aosta, presieduto da Giuseppe Colazingari, ad un detenuto 55enne del carcere di Brissogne, accusato di violenza sessuale ai danni di un altro recluso.

L’episodio risale all’autunno 2023, quando la vittima ha denunciato di essere stata molestata sotto la doccia da parte di un altro detenuto. La prima segnalazione dell’episodio risalirebbe ad una confidenza fatta alla madre durante un colloquio e poi alla psicologa della struttura penitenziaria. Le indagini, partite nel giugno 2024, sono state condotte dalla polizia penitenziaria su delega della Procura di Aosta.

Gli accertamenti si sono concentrati sulla descrizione fornita dalla vittima, ritenuta molto attendibile dagli investigatori: il molestatore sarebbe stato riconoscibile anche per l’uso di biancheria intima femminile e un cappellino rosso durante l’approccio sessuale inappropriato. Indumenti, questi ultimi, poi effettivamente rinvenuti all’interno della cella del sospettato.

Elementi che hanno indotto la corte ad accogliere la richiesta della pubblica accusa, emettendo la sentenza di condanna.