Alla fine è arrivato: a lungo in dubbio, l’endorsement di Vd’A Aperta nei confronti dello schieramento a trazione UV in vista del ballottaggio ad Aosta si è materializzato. La federazione di movimenti di sinistra – AD-GA, M5S, Adu e SI – è rimasta fuori dalle istituzioni sia a livello regionale, che comunali. Ora resta da capire se gli elettori di Vd’A Aperta, molto netti confronti di ipotesi di apparentamento con gli autonomisiti e i centristi, seguiranno realmente le indicazioni dei loro vertici che – fin qui – hanno sbagliato ogni valutazione strategica.
In una nota, Vd’A Aperta scrive: “nei mesi scorsi Valle d’Aosta Aperta ha proposto a UV e PD un confronto pubblico sui contenuti per costruire una lista unitaria alternativa alle destre. Quella proposta non è stata accolta e oggi ci troviamo a un ballottaggio che, con una decisione diversa, si sarebbe potuto evitare”, ma “riteniamo che Rocco e Fadda rappresentino l’unico interlocutore credibile (…)”.
Secondo Vd’A Aperta si sarebbe tenuto un confronto costruttivo su alcuni temi – come il piano per favorire il riutilizzo degli alloggi sfitti – molto cari alla sigla di sinistra.
“Per queste ragioni invitiamo le aostane e gli aostani a combattere l’astensionismo recandosi alle urne domenica 12 ottobre e a scegliere Rocco e Fadda al ballottaggio”, scrive rompendo gli indugi Vd’A Aperta.
Che poi specifica, a giustificare la decisione: “la nostra coerenza non cambia e dentro o fuori l’Aula continueremo a incalzare, proporre e monitorare perché Aosta abbia servizi che funzionano, diritti per tutte e tutti e decisioni trasparenti”.