REDAZIONE@AOSTANEWS24.IT

Aosta, la lente della Procura punta sui servizi cimiteriali

Immagine di di Giuseppe Manuel Cipollone

di Giuseppe Manuel Cipollone

Ancora nubi sul cimitero di Aosta. Infatti, dopo la vicenda che ha visto lo spegnimento inaspettato e coatto del forno crematorio, dovuto ad un malfunzionamento che incideva sulla qualità dei fumi immessi nell’aria, ora arriva anche la lente della Procura sui servizi cimiteriali gestiti da A.P.S.

Un caso complesso, nel quale – nel corso degli accertamenti dei Carabinieri – da un primo filone se ne sarebbe aperto un secondo. E’ stato lungo e scrupoloso il lavoro di indagine del Nucleo Operativo e Radiomobile dell’Arma, iniziato nel corso del 2024 e portato avanti anche attraverso delle osservazioni dirette. Nei mesi, inoltre, sono diverse le persone informate sui fatti convocate in caserma.

Al centro della prima indagine vi sarebbero 3 dipendenti di A.P.S., di cui un caposervizio. La condotta a loro contestata sarebbe l’utilizzo illecito di veicoli aziendali per ragioni personali o – altresì – per spostamenti non conformi durante l’orario di lavoro.

Sempre nello stesso fascicolo, compaiono altri due nomi: in questo caso si tratterebbe di due lavoratori esterni all’azienda comunale, che – secondo l’ipotesi inquirente – svolgevano dei lavori di ristrutturazione allacciandosi indebitamente alla rete elettrica del cimitero. Emessi gli avvisi di garanzia, gli indagati respingono ogni addebito.

Queste due ipotesi di reato, però, sarebbero minori rispetto ad uno scenario – apertosi nel corso dei primi accertamenti dei Carabinieri – di cui ancora non si conoscono i contorni definiti. Strettissimo è il riserbo da parte degli inquirenti: l’ipotesi, al momento, è che le presunte irregolarità riguardino pratiche legate alla tumulazione e alla cremazione dei defunti.

Giuseppe Manuel Cipollone

AostaNews24.it
Cercle Proudhon Edizioni
P.Iva 01242210076
Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2015