Il giorno 17 novembre, in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità – celebrata in più di 60 paesi, verrà illuminata la Porta Pretoria con l’intenzione di accendere un riflettore su tutti i neonati che vengono ricoverati alla nascita in un reparto di Terapia Intensiva Neonatale e offrire sostegno, condivisione e collaborazione alle famiglie che sono state colpite da questo evento.
Le problematiche collegate a questa condizione sono tante e non conosciute ed è proprio per questo motivo che il 17 novembre di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale della Prematurità, che dal 2011 ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità e della malattia nei neonati, per dare voce alle famiglie dei piccoli pazienti, che talvolta hanno problemi di salute o non sopravvivono.
L’Associazione Mano nella mano Onlus, nata nel 2016, è composta da genitori di neonati prematuri e da personale della Patologia Neonatale dell’Ospedale Beauregard, ed ha come obiettivo il sostegno e l’accompagnamento delle famiglie nel difficile percorso della nascita prima del termine.
Per l’occasione, l’Associazione inaugurerà inoltre la mostra fotografica ‘I nostri Guerrieri e le loro passioni’ a cura dei fotografi Alex&Rose, sabato 18 Novembre alle ore 17:00 presso la hall dell’Ospedale Beauregard, con la partecipazione di Missione Sorriso e i suoi Medici Clown, di Mani di Mamma e di Mago Marco Merlino che, con il suo trucca bimbi, intratterrà tutti i bambini presenti.
Una manifestazione pensata per dare spazio e voce alle famiglie, ai neonati prematuri e a tutti gli operatori sanitari che ogni anno si prendono cura dei prematuri e che permetterà all’Associazione Mano nella Mano di donare alla patologia neonatale di Aosta materiale sanitario, al fine di incentivare la qualità della degenza dei neonati pretermine e favorire le condizioni per una ottimale crescita di questi bambini, per un valore di € 5.000,00.
“Dall’inizio della pandemia – commenta l’Associazione -, sono molte le riflessioni che si affacciano oggi alla nostra mente circa gli effetti che il COVID 19 ha prodotto in generale sulle nostre vite ed in particolare nei reparti di terapia neonatale. Ora, sarà nuovamente possibile per la nostra associazione aiutare i nostri piccoli neonati e le loro famiglie a ricevere l’accoglienza e il supporto di cui necessitano”.
