“La chiusura dell’indagine di questi giorni ha riportato alla ribalta della cronaca la presenza della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta. Un fatto che per troppo tempo è stato sottovalutato. Su questo è sempre necessario mantenere alta l’attenzione. Da questo punto di vista la conoscenza e l’informazione sono strumenti indispensabili per il contrasto dei fenomeni mafiosi. La lotta al malaffare, la promozione della legalità e indirettamente la difesa della nostra autonomia, passa anche da questo. Da questa indagine emerge un quadro sconfortante e inquietante. In particolare per quel che riguarda le modalità di raccolta del consenso inaccettabili, al di là delle responsabilità penali dei singoli“.
Questo è il commento di Alberto Bertin, presidente del Consiglio Valle.