La Valle d’Aosta compie un ulteriore passo nella transizione verso una mobilità a basse emissioni con l’attivazione di una nuova area di ricarica per veicoli elettrici ai piedi del Cervino, nel piazzale delle Funivie a Breuil-Cervinia. L’infrastruttura nasce dalla collaborazione tra CVA s.p.a., Cervino s.p.a. e Plenitude, con l’obiettivo di rendere accessibile la mobilità elettrica anche nelle località di alta quota.
CVA – partner territoriale strategico di Plenitude per la mobilità elettrica – fornirà l’energia che alimenta le colonnine, certificata al 100% da garanzie d’origine da fonti rinnovabili. Plenitude, invece, ha curato la realizzazione della cabina di trasformazione e l’installazione di nove colonnine di ricarica Ultrafast, Fast e Quick. I punti di ricarica entreranno a far parte del network internazionale dell’azienda, che ne conta oltre 22 mila distribuiti in otto Paesi europei.
Cervino s.p.a. infine ha messo a disposizione i terreni e gli stalli di sosta all’interno delle aree di parcheggio recentemente riqualificate. Grazie a queste caratteristiche, la nuova infrastruttura otterrà il primato di hub di ricarica in media tensione con potenza fino a 150 kW più alto d’Europa.
Giuseppe Argirò, AD di CVA, ha sottolineato l’importanza del progetto: “nella sua veste di operatore energetico integrato e radicato nel territorio, CVA considera la mobilità elettrica una leva essenziale per il futuro sostenibile della Valle d’Aosta. La collaborazione con Cervino s.p.a. e Plenitude si inserisce nel novero delle iniziative intraprese per favorire l’elettrificazione dei trasporti sul territorio regionale”.
Parole a cui fanno seguito quelle del Presidente di Cervino s.p.a., Federico Maquignaz, che evidenzia la portata dell’intervento: “questa infrastruttura si inserisce in un più ampio piano di efficientamento e modernizzazione e rappresenta un primato europeo. […] La stazione, inserita all’interno dei parcheggi completamente riqualificati, ci consente di incrementare i nostri servizi, migliorare la gestione dei flussi e favorire la transizione energetica, anche in un contesto montano complesso come quello di Breuil-Cervinia”.
