Resta senza risposta la situazione dei dieci autisti soccorritori dell’USL Valle d’Aosta che dal 1° novembre si trovano senza lavoro a causa del mancato rinnovo della mansione. Dopo la riunione di ieri sera con i lavoratori del settore Emergenza-Urgenza, la FP-CGIL Valle d’Aosta denuncia l’assenza di decisioni da parte delle istituzioni competenti, parlando di persone “intrappolate nel limbo burocratico”.
Secondo quanto riferito dal Sindacato, i Presidenti delle associazioni di volontariato cui fanno riferimento gli operatori hanno già richiesto al’azienda sanitaria l’applicazione della deroga prevista dalla DGR 404, la delibera regionale che regola i requisiti per l’attività di soccorso. Tuttavia, la pratica risulterebbe “ferma negli uffici dell’Azienda sanitaria, in attesa di indicazioni”.
L’Assessorato alla Sanità e Politiche sociali, a sua volta, ha rimandato la valutazione all’USL, che avrebbe chiesto un incontro con i éresidenti delle associazioni per discutere il caso.
La FP-CGIL sottolinea come manchi “una risposta doverosa a chi ha lavorato per anni in condizioni precarie, maturando esperienza in un settore delicato e garantendo ogni giorno il servizio di emergenza alla popolazione valdostana”.
Il Segretario generale Eleine Krieger Garcia evidenzia la dimensione sociale del problema: “vediamo un mondo del lavoro sempre più spietato e disumanizzante, che non considera le difficoltà di chi, pur lavorando 180 ore al mese, fatica ad arrivare a fine mese e deve svolgere ore obbligatorie di volontariato per mantenere un impiego precario”.
Il Sindacato chiede con forza alla politica e all’Azienda sanitaria di mantenere in servizio gli autisti soccorritori e di superare la logica del volontariato obbligatorio introdotta dalla DGR 404, considerata una misura ingiusta e contraria ai principi di tutela del lavoro.




