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Lettere minatorie a Barmaz: le missive anonime non sono una pratica nuova in Valle d’Aosta

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di Redazione

Le due lettere minatorie recapitate al Sindaco di Saint-Pierre, Andrea Barmaz, firmate apparentemente da una stessa mano, hanno riacceso i riflettori su una pratica che in Valle d’Aosta non è assolutamente nuova: quella delle missive anonime diffamatorie e intimidatorie. Difficile stabilire un legame definito tra casi molto distanti nel tempo, ma i Carabinieri stanno provando ad allargare il quadro.

Negli anni, infatti, sono diverse le lettere anonime finite sul tavolo della magistratura aostana con tratti e modalità che appaiono ricorrenti. Tra i casi più recenti, due imprenditori della bassa Valle – uno di Pont-Saint-Martin e l’altro di Verrès – avrebbero denunciato di essere stati diffamati con lettere anonime contenenti accuse rivelatesi false.

La prima di queste missive era firmata ‘Pietro Pinet’ – nome di un uomo di Issogne deceduto da vent’anni – già usato in passato in analoghi scritti anonimi. L’altro documento – indirizzato contro l’imprenditore verreziese – ricalcava invece lo stile di una lettera datata 5 maggio 2004: quest’ultima scritta a macchina e firmata “un gruppo di elettori schifati” prendeva di mira un Consigliere comunale di Champdepraz coevo, Mario Forlin. Una missiva che conteneva opinioni altamente denigratorie, nonché insulti, oggetto di una denuncia ai Carabinieri di Verrès datata 2006. A portare all’attenzione delle autorità il caso fu il gruppo consigliare di opposizione di Champdepraz – all’epoca dei fatti – composto anche dall’attuale Consigliere regionale del PD Paolo Cretier. Tutte le accuse contenute, ovviamente, si rivelarono prive di fondamento.

Gli inquirenti stanno quindi analizzando se siano riscontrabili delle analogie tra l’ultimo episodio – avvenuto a danno del Sindaco di St. Pierre Barmaz – e altri casi simili del passato. Difficile al momento ipotizzare legami diretti, ma l’attenzione dell’autorità attualmente è massima.

Giuseppe Manuel Cipollone

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