Per alcuni versi gli eventi echeggiano quelli del Covid-19, stavolta però al centro dell’attenzione – anche mediatica – ci sono gli allevamenti bovini. Si allarga infatti la zona di sorveglianza per la dermatite nodulare contagiosa in Valle d’Aosta.
Dopo i primi casi rilevati in Francia e il coinvolgimento iniziale dei comuni di Courmayeur, La Thuile e Pré-Saint-Didier, l’allerta sanitaria si estende ora fino alla Media Valle: anche a Morgex, La Salle, Avise, Arvier, Valgrisenche, Introd, Rhêmes-Saint-Georges, Rhêmes-Notre-Dame, Saint-Nicolas, Saint-Pierre e Saint-Rhémy-en-Bosses sono ora sotto osservazione.
“Alla luce di questo sviluppo, possiamo considerare che l’intero territorio regionale potrebbe presto essere ricompreso nella zona di sorveglianza”, ha comunicato l’Assessorato regionale alla Sanità in una nota indirizzata ai Sindaci e agli enti interessati. Nella stessa comunicazione si invita alla “massima urgenza alla notifica delle disposizioni” anti-contagio agli operatori del comparto zootecnico.
La Regione ha inoltre chiesto ufficialmente l’attivazione di una campagna vaccinale per “tutelare il nostro esiguo e prezioso patrimonio zootecnico”. Il Ministero della Salute – di concerto – ha inoltrato alla Commissione europea la richiesta urgente di accesso alla banca vaccinale dell’UE: l’obiettivo sarebbe ottenere una prima tranche di 40.000 dosi entro agosto.