Cortocircuito a sinistra dove le due anime dell’ex Progetto Civico Progressista, da un lato Rete Civica e dall’altro Valle d’Aosta Aperta, sono oramai in contrasto e in competizione su tutta la linea. Così succede che – secondo la ricostruzione fornita da RC e Europa Verde – i loro manifesti a favore del ‘NO’ nel prossimo referendum confermativo (ovvero a sostegno della preferenza singola) saranno esclusi dalle affisioni per colpa di uno sgambetto architettato dal Consigliere regionale Erika Guichardaz, in quota Vd’A Aperta.
“Pur essendo fra i gruppi politici promotori della richiesta di referendum e pur avendo – in base alla normativa – pieno diritto allo spazio di affissione in campagna elettorale essendo le principali componenti di PCP, movimento che è presente anche in Consiglio regionale, le Giunte dei Comuni valdostani, salve poche eccezioni, ne hanno deciso l’esclusione dagli spazi sulla base di due comunicazioni del tutto anomale”, attaccano i due referenti Massimiliano Kratter e Elio Riccarand.
“Da una parte la Capogruppo di PCP, all’insaputa (…) della collega Chiara Minelli, (…) in aperto contrasto con la volontà di Rete Civica e Europa Verde, (…) ha comunicato ufficialmente, in modo unilaterale e del tutto arbitrario (…) di voler rinunciare agli spazi per la propaganda sul referendum”. Dall’altra parte la Segreteria Generale della Regione ha pretestuosamente e indebitamente usato la dichiarazione di Erika Guichardaz per invitare i Comuni a non concedere gli spazi formalmente e tempestivamente richiesti da Elio Riccarand e Massimiliano Kratter”, tuonano i movimenti.
Per Rete Civica e Europa Verde si tratta “di un’azione grave finalizzata a ridurre la possibilità di comunicazione e dibattito politico di una significativa rappresentanza politica, un atto che limita la libertà di espressione e viola la par condicio fra forze politiche nella consultazione referendaria”.
Rete Civica e Europa Verde, entrabi schierati per la preferenza unica, apriranno la campagna referendaria del ‘NO’ Giovedì 17 settembre alle 16:30 presso il Centro ecosostenibile di Lavesé- Saint Denis. Si tratta di un incontro pubblico di approfondimento sulla legge elettorale valdostana e sulle ragioni dei promotori del referendum.