Non rimanda la replica il Consigliere leghista Simone Perron, che con una nota – stavolta personale – ribadisce la linea su CVA e si difende dagli attacchi.
“La Consigliera Minelli pare davvero confusa – introduce Perron. Innanzitutto scambia la mia difesa della società CVA, interamente pubblica, performante e fondamentale per le casse regionali, con la difesa dei suoi vertici.
Forse dovrebbe ragionare su ciò che fa, perché così rappresenta degnamente quella sinistra che da circa 30 anni a parole difende le società pubbliche, ma nei fatti agisce per danneggiarne la reputazione e poi smembrarle”.
Secondo Perron, infatti, nel caso di CVA “qualcuno vorrebbe smontare il gioiello di famiglia e spezzettarlo in una società in house, ipotesi che procurerebbe danni erariali per la Regione praticamente incalcolabili. Se l’obiettivo è rendere i valdostani più poveri, di certo è la strada giusta”.
Ma è qui che parte la stoccata finale del leghista: “lo stato confusionale a sinistra è di lunga data e si riflette in fatti concreti: a novembre Minelli compiva un errore dilettantesco, scrivendo e dichiarando di aver ricevuto segnalazioni sui contenuti dei verbali di CVA EOS. La società attivava indagini interne, così oggi scopriamo che proprio quei verbali sono tra i documenti trafugati e consegnati ad un Assessore pochi giorni prima. Che combinazione”.
Una liason, tra una parte della maggioranza e l’opposizione portata avanti dalla sinistra, di cui il leghista ipotizza l’esistenza e che avrebbe messo sotto grande pressione la stessa CVA. “Bisogna essere proprio dei complottisti incalliti per sostenere che – forse – tra i due fatti possa esiste un collegamento diretto o indiretto”, evidenzia sarcasticamente Perron.
Che infine chiede chiarezza sull’eventuale fuga di notizie: “la Minelli faccia così: ci dica da chi ha ricevuto la segnalazione e fughi ogni dubbio a tal riguardo. Sarebbe così semplice zittire un leghista complottista. Perché non lo fa?”, conclude.