REDAZIONE@AOSTANEWS24.IT

“Pecunia non olet” (ma i monarchici sì): ad Aosta niente banda per l’arrivo di Emanuele Filiberto

Questo week-end arriva in visita ad Aosta il Principe Emanuele Filiberto di Savoia. Ad invitarlo è l’Ordine mauriziano, storicamente legato ai Savoia, che ha organizzato varie iniziative benefiche, donando diverse decine di migliaia di euro al Comune di Aosta. Il Principe arriverà in occasione dell’inaugurazione delle stele mauriziane dell’ospedale ‘Parini’, recentemente restaurate grazie alle donazioni dell’Ordine cavalleresco.

Ma l’arrivo del Principe è seguito da una scia di polemiche politiche, dopo che la Giunta comunale del capoluogo ha negato la partecipazione ufficiale alla cerimonia – ovvero portando con sé l’araldo – alla banda municipale. Peccato che – sottolinea il Presidente dell’Ordine mauriziano, nonché volto dell’opposizione in Consiglio comunale, Giovanni Girardini – molte delle donazioni arriveranno proprio all’Associazione Bandistica di Aosta, per permettere alla sua scuola “di continuare ad esistere ed essere aperta”.

A ribattere la palla è l’Assessore comunale all’Istruzione, Samuele Tedesco, che attraverso un post social sottolinea il diniego alla partecipazione per la banda municipale ad un evento ritenuto monarchico: “avendo ribadito la totale libertà dell’Associazione bandistica Città di Aosta di partecipare all’evento – ringraziando ulteriormente per le donazioni per alimentare le attività della Scuola civica di Musica ‘Renato Arnod’ – ho ritenuto non opportuna, insieme ai colleghi e alle colleghe della Giunta, la partecipazione della Banda musicale, con lo stemma araldico della Città”.

Per l’Assessore Tedesco non era possibile concedere l’autorizzazione ad una partecipazione ufficiale della banda, in quanto la sua presenza “in un evento che richiama titoli monarchici, non rispecchia i valori repubblicani della nostra comunità”.

Una questione simbolica, dunque, anche se l’Assessore all’Istruzione chiude il proprio messaggio negando la natura politica del qui pro quo: “per me, dunque, nessuna discussione politica. La discussione è finita nel 1946”.

Un post che non poteva non sollevare la contro-replica del leader di Rinascimento, Giovanni Girardini, che sottolinea la mera valenza benefica della visita: “l’Assessore Tedesco, si sente preso in causa, ma non e’ così! (…) Mi dispiace che lui si senta vittima di tutto ciò che accade e che scrivo. Quale motivo avrei di avercela con lui se la quasi totalità dell’ Associazione Bandistica suonerà liberamente – e per scelta – in occasione del pranzo finalizzato a raccogliere fondi per la sua scuola. E per di più il Sindaco, capo della sua Giunta, accoglierà il Principe al Salone Ducale”.

AostaNews24.it
Cercle Proudhon Edizioni
P.Iva 01242210076
Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2015