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Emergenza Lupo – Chatrin: “Una delibera che modificherà le misure per la prevenzione e darà chiarezza sulle modalità e i tempi di sostegno agli allevatori”

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di Redazione

Nella seduta consiliare odierna si è tornati a dibattere sulla presenza del lupo nella nostra regione e dei problemi ad essa correlato.

Il Presidente Fosson ha spiegato che il Comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta e il dirigente della Struttura flora e fauna dell’Assessorato all’Ambiente hanno presentato una relazione sulla consistenza numerica dei lupi sul territorio valdostano e sulle segnalazioni ricevute da parte della popolazione: si è preso atto che, al 31 dicembre 2018, si sono verificati 54 casi di attacchi al patrimonio zootecnico, ma che non sono stati evidenziati casi di atteggiamenti particolarmente ‘confidenti’ da parte dei lupi nelle zone antropizzate.

Il Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica ha altresì avuto la possibilità di condividere le attività che le competenti strutture dell’Amministrazione regionale continueranno a mettere in opera, rivolte in particolare al monitoraggio e alla prevenzione, nell’ambito del progetto europeo Wolf, e alla definizione prossima di un protocollo che codifichi le procedure da seguire, da parte dei cittadini e delle forze dell’ordine, in caso di avvistamento, che sarà portato all’approvazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il cosiddetto protocollo lupo, ha comunicato Fosson, definirà i casi in cui il lupo si potrà definire pericolo per l’ordine e la sicurezza per i cittadini e le eventuali deroghe.

Su questo punto è intervenuto il Consigliere della Lega VdA, Diego Lucianaz, per il quale molti allevatori non saliranno più negli alpeggi a causa del lupo: si monitora il fenomeno lupo ma chi vive di allevamento chiede risposte dagli amministratori perché il lupo è un problema.

Il Vicecapogruppo di Alliance Valdôtaine Sandro Nogara, ha replicato che il Corpo forestale sta facendo il proprio lavoro in maniera egregia attraverso un controllo puntuale del territorio, ma ha ricordato che gli amministratori regionali non possono fare nulla perché a fronte di una direttiva europea che permette il controllo della specie lupo, lo Stato italiano non ha fatto nulla per recepirla. Per Nogara si deve lavorare per fare prevenzione e dare risposte immediate per i risarcimenti, perché ad ora le norme italiane non consentono di fare altro.

Il Capogruppo della Lega VdA Manfrin ha lamentato immobilismo da parte della Regione, sostenendo che si continua a dire che ci sono 30 lupi in Valle d’Aosta e nel frattempo si attribuisce il 60% degli attacchi al bestiame ai misteriosi canidi. Il risultato, per Manfrin, è che gli allevatori hanno paura. Non si programmano azioni in questo senso, ha concluso.

L’Assessore all’ambiente Albert Chatrian a replicato che si stanno valutando le criticità e il Governo regionale ha messo in campo tutta una serie di azioni. Inoltre Chatrin ha annunciato che venerdì sarà approvata una delibera che modificherà le misure per la prevenzione e che indicherà con grande chiarezza le modalità e i tempi di sostegno agli allevatori; inoltre ha comunicato che è stato presentato un emendamento alla variazione di bilancio condiviso con le associazioni di categoria degli allevatori per trovare le migliori azioni e soluzioni per dare risposte puntuali e rapidi.

 

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