Ghiacciai fragili e sempre più a rischio per effetto della crisi climatica, siccità, ondate di calore senza precedenti, temperature record e assenza di neve: tutte facce della stessa inarrestabile emergenza che minaccia lo stato di salute del nostro arco alpino.
Infatti, a causa del riscaldamento globale, i ghiacciai alpini si stanno riducendo ad un ritmo inimmaginabile: più di 200 sono già scomparsi da fine Ottocento, lasciando il posto a detriti e rocce.
Al via la terza edizione della ‘Carovana dei Ghiacciai’, la campagna itinerante promossa da Legambiente con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano. Un viaggio in cinque tappe, dal 17 agosto al 3 settembre, che monitorerà lo stato di salute di una decina di ghiacciai alpini, di questi gran parte già sotto la lente d’ingrandimento dell’edizione 2020 della campagna.
Si partirà dai ghiacciai del Monte Bianco del Miage e Pré de Bar in Valle D’Aosta dal 17 al 19 agosto, proseguendo poi con i ghiacciai del Monte Rosa di Indren in Piemonte dal 20 al 22 agosto e ancora l’himalayano ghiacciaio dei Forni in Lombardia, dal 23 al 26 agosto; il ghiacciaio della Marmolada in Veneto-Trentino dal 27 al 31 agosto e per finire con il ghiacciaio del Montasio in Friuli-Venezia Giulia dal 1° al 3 settembre.
Ogni tappa sarà accompagnata da monitoraggi, escursioni, conferenze stampa, momenti di arte e musica dedicati ai ghiacciai, per riflettere su un futuro sostenibile delle nostre montagne e del pianeta, spingendo decisori politici verso scelte lungimiranti e le persone verso stili di vita più sobri.
La prima tappa valdostana sarà caratterizzata da due giornate dedicate all’escursione e osservazione delle morfologie glaciali e delle recenti variazioni ambientali, ma anche a riflessioni sui cambiamenti climatici e bisogni di adattamento; nella prima giornata a cura di Walter Alberto, Marco Giardino (Comitato Glaciologico Italiano) e Edoardo Cremonese (Arpa Valle d’Aosta) e nella seconda giornata a cura di Philip Deline ed Elena Motta, Comitato Glaciologico Italiano.
A seguire il solenne saluto al ghiacciaio, omaggio alla bellezza e al silenzioso lavoro e prezioso servizio che questi svolgono, nella prima giornata con l’autore Enrico Camanni e nella seconda con il Valerio Zanchetti, suonatore di cornamusa. La tappa si concluderà venerdì 19 agosto con la conferenza stampa ad Aosta presso l’Hôtel des Etats alle ore 10.
“I dati scientifici indicano che il riscaldamento climatico sta producendo effetti ambientali sempre più rapidi ed evidenti nelle Alpi” – dichiara Marco Giardino, segretario del Comitato Glaciologico Italiano -. “A soli 2 anni di distanza dalla prima edizione della Carovana, potremo verificare direttamente gli impressionanti cambiamenti nel frattempo avvenuti su alcuni ghiacciai-campione; il confronto con i preziosi dati storici che il Comitato Glaciologico Italiano raccoglie dal 1914 nelle campagne glaciologiche annuali ci permetterà di comprendere le modalità del cambiamento e di valutare quali siano le possibilità di risposta, in termini di mitigazione e adattamento”.




