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DIscarica Chalamy, parla il sindaco di Issogne Patrick Thuegaz: “Salvaguardiamo la salute dei citttadini”

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di Redazione

Nel 2021 presso il parco naturale del Mont Avic, potrebbe sorgere una discarica privata per inerti speciali provenienti da impianti industriali fuori Valle a ridosso dei centri urbani, come quella che oggi si trova – purtroppo – a Pompiod, Aymavilles. L’apertura di questa discarica ha animato un acceso dibattito sul territorio valdostano facendo indignare cittadini e varie associazioni tra cui il comitato la Valle non è una discarica, nato il 27 ottobre 2019, politicamente indipendente e formato da un gruppo di venti cittadini, residenti a Issogne, Champdepraz e comuni limitrofi che ha come obbiettivo quello di informare i cittadini di tutta la regione sui possibili rischi relativi all’apertura della discarica privata denominata “Chalamy” in località Mure a Issogne, nonché tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente che li circonda.

La stessa Erika Standen, membro del Comitato, ha illustrato importanti motivi per i quali si dovrebbe vietare l’apertura della discarica. Sono stati evidenziati i rischi per la salute derivanti dall’inquinamento, i danni per le attività agricole e per gli allevamenti collocati in prossimità, la possibile svalutazione dei terreni e delle proprietà immobiliari nonché il grande pericolo per l’immagine del Parco Naturale del Mont Avic e per la reputazione della Regione stessa, che vanta a livello locale ma anche nazionale se non europeo aree e riserve naturali protette. Inoltre, non sono da tralasciare gli aspetti tecnici, la zona individuata per la costruzione della discarica è esondabile, instabile e alluvionabile.  La sola a guadagnarci, insomma, sarebbe la società privata che gestirà la discarica, in ballo ci sono circa 20 milioni di euro.

Il Comitato si è espresso più volte sull’ambiguità delle scelte regionali a riguardo della discarica. Effettivamente l’amministrazione regionale si è mostrata inizialmente favorevole all’apertura della discarica e alla concessione delle autorizzazioni mentre recentemente, con la giunta guidata da Testolin, ha revocato l’autorizzazione, rilasciata nel 2014, a procedere alle opere necessarie a tale tipo di stoccaggio. Ciò ha spinto la società titolare della discarica, la Cape Srl, a impugnare tale decisione rivolgendosi al TAR della Valle d’Aosta. Ad oggi il TAR non si è ancora espresso.

 A chiarire invece la posizione del comune di Issogne è il sindaco Patrick Thuegaz, in carica da settembre 2020; il primo cittadino sostiene che il comune per il momento ha espresso solo una presa di posizione politica sulla questione discarica di Chalamy” noi non siamo un’estensione del comitato, siamo una lista civica che ha a cuore il futuro del nostro comune, la salute dei nostri cittadini nonché l’ambiente […] “un atto di indirizzo politico , quindi non un documento tecnico, che spiega come intendiamo vedere il nostro paese nel futuro; abbiamo puntato tanto sul discorso ambientale  e energie rinnovabili. Intendiamo continuare sulla nostra linea politica mirata a salvaguardare l’ambiente e il turismo locale, facciamo quindi mostra tutte le preoccupazioni dei cittadini e del Comitato, anche se non abbiamo mai incontrato il suo direttivo o vari membri.”.

 Per quanto riguarda l’appello al TAR, il sindaco sostiene che il comune di Issogne non è stato citato e che loro come amministrazione non intendono fare ricorso. “il comune è stato citato solo come competenza territoriale, quindi non siamo stati coinvolti nella problematica. Esattamente in questi giorni stiamo valutando la nostra posizione e valuteremo, in base all’evoluzione degli eventi come agire…tengo a precisare che non intendiamo entrare in conflitto con la società che gestisce la discarica, ma non intendiamo venire a meno ai nostri principi politici, abbiamo sempre a cuore la difesa dei nostri cittadini, del nostro territorio nonché del turismo locale e faremo di tutto per salvaguardare gli interessi dei nostri cittadini….l’Area coinvolta è molto importante e ha un grande potenziale di sviluppo turistico”[…] ” ci confrontiamo con maggioranza e minoranza e si studierà in linea di intervento. Siamo in opera solo da 2 mesi, poco tempo per poter agire su una tematica così complessa e che va avanti da moltissimi anni. Conclude Patrick Thuegaz.

Refka Znaidi

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