REDAZIONE@AOSTANEWS24.IT

Inchiesta su lavori SITMB, il respingimento delle misure cautelari finisce al Riesame di Torino

Immagine di di Redazione

di Redazione

Dopo l’udienza tenutasi alle 10:00 dello scorso 15 ottobre, è attesa la decisione del Tribunale del Riesame di Torino sul ricorso presentato dal PM Giovanni Roteglia contro l’ordinanza con cui – lo scorso 3 luglio – il GIP Davide Paladino aveva respinto la richiesta di misure cautelari nei confronti di sette dei nove indagati nell’inchiesta relativa ai lavori di adeguamento della galleria di Entrèves (appalto da 244 mila euro) e ai lavori di rifacimento di una piazzola di sosta.

Le indagini sono state condotte dai Carabinieri del Nucleo operativo di Aosta e si sono svolte tra fine 2024 e i primi mesi del 2025. Gli indagati per i quali la Procura di Aosta ha avanzato la richiesta di misure cautelari sono:

  • Oreste Pizzetti, Responsabile unico del procedimento (Rup) per la Società Italiana Traforo Monte Bianco (SITMB);
  • Pasquale, Rosario e Nicola Liporace, imprenditori edili;
  • Bruno e Antonella Bortone, amministratori della NG Strade s.r.l.;
  • Massimiliano Opramolla, socio della Techne s.p.a.

Le accuse – a vario titolo – spaziano da corruzione, subappalto illecito, frode fiscale, riciclaggio e omissione di atti d’ufficio.

Secondo la Procura, Pizzetti avrebbe facilitato un subappalto non autorizzato da 168 mila euro affidato dalla NG Strade a Pasquale Liporace, nonostante le cause di esclusione dagli appalti gravanti su quest’ultimo. In cambio, avrebbe ottenuto un vantaggio “relazionale”: attraverso la mediazione di Rosario Liporace, Pizzetti avrebbe chiesto contatti con l’ex Senatore, ex membro del Copasir ed ex Sindaco di Diamante Ernesto Magorno, nonché con il Presidente di SITMB Emily Rini. Magorno e Rini non riusltano iscritti nel registro degli indagati.

Dalle intercettazioni emergono presunti tentativi di Pizzetti di ottenere un trasferimento o un incarico dirigenziale più favorevole presso Autostrade per l’Italia o nella stessa SITMB, promettendo in cambio il proprio interessamento per una futura posizione di Rini nella società al termine del suo mandato. Scenari rigettati da quest’ultima.

Al centro delle indagini anche i lavori relativi ad una piazzola di sosta del TMB: in questo caso caso il presunto acccordo corruttivo sarebbe avvenuto tra Pizzetti e Opramolla, anche il GIP Paladino – nel rigettare la richiesta di misure cautelari – aveva ritenuto solo “embrionale” il presunto patto corruttivo.

Nel ricorso a Torino, il PM Roteglia sostiene che gli atti raccolti e le intercettazioni delineano un sistema di scambi di favori e omissioni nella gestione degli appalti SITMB al cui centro si trova il Rup Oreste Pizzetti e le imprese in contatto con lui. La SITMB ha sospeso Pizzetti dal servizio lo scorso 27 maggio, revocandogli ogni incarico di Rup. I vertici della società, insieme a Rini, hanno annunciato la costituzione di parte civile nel procedimento.

Rigettate le richieste di arresto

Il collegio del Riesame ha depositato ieri, 20 ottobre, le motivazioni con le quali ha sostanzialmente confermato la linea del GIP di Aosta, ovvero escludendo la necessità di misure cautelati in carcere. Non sussistono, al momento, elementi nuovi o tali da giustificare una revisione del rigetto delle misure.

AostaNews24.it
Cercle Proudhon Edizioni
P.Iva 01242210076
Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2015