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Volontari del soccorso, scontro sull’iniziativa di Manfrin. Anpas: “basta attacchi compulsivi”, Manfrin: “nessun attacco, voglio solo vedere chiaro”

di Redazione

di Redazione

Il mondo del soccorso sanitario volontario pare essere sul piede di guerra dopo il post social del Capogruppo della Lega VdA in Consiglio Valle, Andrea Manfrin.

Il leghista, infatti, ha pubblicato un post in cui illustrava il contenuto di una propria interrogazione nella quale si chiedevano appronfondimenti sull’associazionismo che ruota intorno al servizio di soccorso sanitario.

Manfrin si chiede “dove finiscano 800.000 euro che l’Usl dà ai volontari del soccorso” a fronte – sempre secondo il Consigliere – di 3000 ore di mancato servizio nel 2022 da parte delle ambulanze di volontari. Affondo del leghista appesantito dalla presunta affermazione di Luca Montagnani in Commissione, secondo cui alcuni volontari sarebbero stati assunti con le associazioni e non direttamente dall’Usl per ragioni di risparmio.

Una dichiarazione social alla quale Manfrin ha allegato un video dell’inchiesta di Report, il famoso progamma di giornalismo investigativo su Rai 3, su un giro poco chiaro di fondi pubblici destinati ad associazioni volontarie di soccorso in Lombardia.

Proprio l’analogia con il servizio di Report sarebbe a monte della reazione di Anpas, uno dei coordinamenti di volontari del soccorso più importanti operativi in Valle d’Aosta. Anpas puntualizza che il volontariato del soccorso rappresenta 600 persone operative sul territorio, di cui solo 13 assunte. Otto di queste poi sarebbero autisti di ambulanze assunti con un regolare contratto Anpas a tempo indeterminato e non in forma di sommistrati come nel caso sollevato da Report. Sulle 3000 ore di servizio assenti poi sarebbero imputabili ai rallentamenti al mondo del volontariato dovuti all’avvento del Covid-19.

Un attacco quello del Consigliere leghista ad una realtà specchiata, dunque, secondo Anpas VdA, il quale assumerebbe persino un profilo oltraggioso e calunnioso. Per Anpas, poi, il Consigliere Manfrin sarebbe stato da tempo e più volte invitato negli uffici dell’associazione per visionare i bilanci, i quali peraltro sarebbero pubblici.

“Non sono solito rispondere agli attacchi qualunquisti, ma dopo il video diffuso via social è mio dovere farlo a tutela di tutti i volontari e dipendenti di Anpas Valle d’Aosta – scrive in una nota il Presidente regionale Anpas, Massimo PesentiIo per primo come i volontari non percepisco soldi. E associare Anpas VdA a un’associazione a delinquere è un gesto grave, ancora di più fatto da un consigliere regionale, che rappresenta i cittadini e che per essere seduto dov’è, percepisce uno stipendio (soldi pubblici)”.

Non dello stesso avviso Manfrin che ribatte: “non ho mai citato alcuna associazione nello specifico, né durante l’intervento in Consiglio Valle né nel post social. Mi fa specie questa reazione. Inoltre, smentisco di essere stato invitato da alcuna associazione, ho ricevuto solo una chiamata da un soggetto che mi invitava a non presentare alcuna iniziativa sul tema perché mi avrebbe spiegato meglio la questione.

Da parte mia non c’è alcuna volontà di attaccare i volontari, voglio solo vederci chiaro sui confini di ciò che è volontariato e ciò che invece assume l’aspetto di un rapporto di lavoro vero e proprio”.