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Valle d’Aosta, tre borghi certificati Bandiera Arancione per il triennio 2024-2026

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di Redazione

La Bandiera Arancione viene assegnata ai comuni che sanno esprimere grandi eccellenze in termini ambientali, culturali, enogastronomici, di accoglienza e di innovazione sociale e che trovano nel turismo una concreta opportunità di rilancio, nonostante le difficoltà dovute alla situazione di marginalità. 

In Valle d’Aosta sono 3 le Bandiere Arancioni: Etroubles, Gressoney-Saint-Jean e Introd. Il riconoscimento è stato assegnato dal Touring Club Italiano – alla presenza del Ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanchè, e di oltre 200 sindaci da tutta Italia – durante la giornata inaugurale della Borsa Internazionale del Turismo (BIT). 

Bandiere Arancioni è un esempio concreto dell’impegno della nostra Associazione nel prendersi cura dell’Italia come bene comune – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto quelli meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e alla cura dell’ambiente”. 

La Bandiera Arancione è una certificazione con una validità di tre anni e, premiando le realtà più virtuose, è anche uno stimolo per un miglioramento continuo, che porta benefici reali e tangibili per le realtà coinvolte. Secondo i dati emersi dall’analisi del 2023, infatti, il 67% dei comuni Bandiera Arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020. 

I comuni certificati – che già si distinguevano per elevati standard qualitativi – hanno migliorato ulteriormente la propria accoglienza, dimostrando un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale.

Le Bandiere Arancioni, infine, si distinguono anche per il coinvolgimento delle comunità locali nella risoluzione di problemi diffusi, ne è un esempio l’adozione di formule come quella della cooperativa di comunità, e per la forte spinta all’inclusività sociale, anche nell’offerta di servizi rivolti al turista: “tutti questi dati testimoniano, ancora una volta, la qualità del turismo che si può vivere e ritrovare nelle Bandiere Arancioni: slow, autentico, accogliente e soprattutto rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti”, commenta una nota. 

Il mantenimento di standard così elevati è sicuramente da attribuire al Modello di Analisi Territoriale, alla base dell’iniziativa, che contiene indicatori sempre più sfidanti e stimolanti per le piccole località che decidono di intraprendere il percorso verso la Bandiera Arancione, puntando molto su sostenibilità, innovazione sociale e sviluppo digitale, questo in totale coerenza con i 17 obiettivi (Sustainable Development Goals, SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.