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Univda: nell’a.a. 2022/2023 tutti in classe, ma gli studenti lanciano una petizione per il mantenimento della DAD

L’Università della Valle d’Aosta ha deciso il rientro in presenza in aula per tutti gli studenti nel nuovo anno accademico, 2022/2023, al via il prossimo ottobre. Una decisione però che pare aver creato reazioni contrastanti negli studenti dell’università, i quali hanno lanciato una petizione online – su una nota piattaforma di raccolta firme – per chiedere il mantenimento della didattica a distanza. Secondo gli studenti questa sarebbe una possibilità in più per garantire il diritto allo studio.

Si legge nelle ragioni della petizione: “gli studenti dell’Università della Valle d’Aosta hanno appreso con rammarico la decisione dell’Ateneo di cancellare la didattica a distanza, di non permettere la videoregistrazione delle lezioni e di non fornire materiale didattico aggiuntivo agli studenti-lavoratori.  

(…) Ci teniamo a sottolineare che la pandemia appena trascorsa ha stravolto la nostra quotidianità, offrendo però anche degli spunti positivi come lo Smart Working per le aziende e la DAD per le Università.  

Crediamo fermamente che alcune innovazioni che hanno permesso un ampliamento del diritto alla studio non debbano essere del tutto abbandonate, che si possano e si debbano abbracciare le novità qualora queste abbiano portato ad un miglioramento delle condizioni dello studente (…). 

Siamo convinti che sia fondamentale un aiuto allo studente lavoratore, poiché studiare sui manuali non risulta sufficiente, come provano gli esami di alcuni docenti che vertono esclusivamente sugli argomenti trattati a lezione”.  

La petizione lanciata dagli studenti Univda, pertanto, chiede agli organi d’amministrazione d’ateneo la proroga della dad, la possibilità di registrazione delle lezioni e materiale aggiuntivo per i cosidetti studenti-lavoratori. 

La petizione sarebbe, ad oggi, a 170 firmatari, dopo 5 giorni dal lancio sulla piattaforma.