L’anteprima de ‘La Prima Linea’ spiega l’intricata vicenda circa la possibile chiusura del Traforo del Gran San Bernardo per il mancato versamento di 26 milioni euro da parte italiana. Una notizia che ha posto in allarme le autorità locali che hanno diffuso una nota.
“A seguito delle notizie apparse nei giorni scorsi sui giornali svizzeri e italiani, che annunciavano una possibile chiusura del Tunnel del Gran San Bernardo a causa del ritardo da parte italiana nel finanziamento dei lavori di manutenzione, le Amministrazioni comunali di Saint-Rhémy-en-Bosses, Saint-Oyen ed Etroubles esprimono grande preoccupazione”, si legge nell’introduzione.
“Le notizie che circolano in questi giorni – commentano i tre Sindaci Alberto Ciabattoni, Alessio Désandré e Marco Calchera – e le dichiarazioni del presidente della Société Tunnel du Grand-Saint-Bernard SA, la società svizzera di gestione del tunnel, Olivier Français ci hanno messo in allarme: nel nostro territorio, oltre ai dipendenti frontalieri e transfrontalieri, ci sono numerose attività che lavorano grazie all’economia prodotta da tutte le persone che transitano dal tunnel. Un’eventuale chiusura avrebbe delle conseguenze negative anche per tutta la Valle d’Aosta e le regioni limitrofe, come il Piemonte e la Liguria”.
“Vista l’esperienza dei tre mesi di chiusura nell’autunno del 2017, speriamo che questa situazione sia chiarita e risolta quanto prima. Siamo certi del massimo impegno da parte del Governo Regionale e della SITRASB nel ricercare una soluzione condivisa con il Governo Nazionale per garantire il completamento dei lavori di manutenzione straordinaria e la definizione della vitale proroga della concessione attualmente in essere”, concludono i tre primi cittadini.