Che le parole – pronunciate durante il Congresso di Fd’I Vd’A – dal vecchio missino Domenico Aloisi su Émile Chanoux sarebbero state foriere di polemiche era chiaro fin da subito, anche ad alcuni presenti. Aloisi ha infatti ricordato il tesseramento dell’icona partigiana, nonché padre del pensiero autonomista valdostano, al Partito Nazionale Fascista fin dal 1928. Un dato storiografico risaputo, ma che certo – espresso durante un Congresso politico e non in una conferenza storiografica – non poteva non dare adito alle speculazioni e alle reazioni politiche.
Reazioni sdegnate – e accuse di revisionismo – puntualmente arrivate da una vasta gamma di segreterie, dal Partito Democratico, ad Adu, fino ad Alliance Valdôtaine, Pour l’Autonomie e Pays d’Aoste Souverain. Polemica che ha superato il confine della sinistra per arrivare persino – tramite un post social – sul profilo di Forza Italia Vd’A, alleato del Centrodestra, che si è affrettata a prendere le distanze ribadendo la propria ferma posizione antifascista.
Ed al momento a poco sono valse le repliche di Fratelli d’Italia Vd’A, che ha visto la notizia del rinnovamento del proprio direttivo totalmente fagocitata dalla polemica sull’intervento di Aloisi. Sul profilo Twitter del movimento, infatti, si legge che le affermazioni di Aloisi sono state espresse strettamente “a titolo personale” e che Fd’I ribadisce la propria volontà di “affermare una cultura della memoria condivisa che respinga i crimini dei regimi nazisti, comunisti, fascisti e stalinisti”. La polemica, però, è montata ugualmente ed il posto nel direttivo regionale del partito per l’ex Consigliere regionale missino è ora compromessa.
Il commento del Presidente Testolin
A chiudere il fuoco incrociato su Fd’I è stato il Presidente della Giunta in persona, Renzo Testolin, che a margine della consueta conferenza stampa a Palazzo regionale ha commentato così la vicenda: “alle dichiarazioni su Chanoux occorre replicare con pacatezza, ma con fermezza. Lo dobbiamo fare per tutti quei valdostani, e non solo, per i quali Chanoux è un punto di riferimento chiaro. Proprio nell’anno in cui ricorre l’80/o della sua morte che – lo ricordiamo – è avvenuta in una carcere fascista”.
E Testolin, dopo averla incontrata in occasione di Sant’Orso, coglie l’occasione per tirare in ballo direttamente il Premier Giorgia Meloni. “Queste dichiarazioni, che ripropongono un goffo e inopportuno revisionismo, nonché un falso storico, la dicono lunga sull’assenza di attendibilità e di autorevolezza di chi ha espresso queste considerazioni. Credo che sia opportuno che i vertici nazionali del partito, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in primis, prendano le distanze da queste parole pronunciate da esponenti locali”, conclude il Presidente valdostano.