Alla fine è arrivata: la risoluzione contraria alle dichiarazioni sul Covid-19 di Diego Lucianaz ha preso forma. Il consigliere leghista aveva infatti innescato una grande polemica definendo la gestione pandemica una “pagliacciata” durante il suo discorso di insediamento.
“Pur rispettando le legittime possibilità per ogni singolo eletto di esplicitare pensieri e posizioni – ha introdotto Albert Chatrian di AV – è stato un momento difficile ascoltare certe affermazioni del consigliere Lucianaz riguardanti la pandemia. Diventa quindi doveroso prendere le distanze, non per farne una questione personale né per metterla in caciara: con questa risoluzione vogliamo che il Consiglio si unisca al coro di sconcerto del mondo sanitario, degli amministratori locali, di tutti quelli che hanno sofferto per il Covid”.
Stessa posizione espressa dal PCP, seppur il movimento sia in opposizione. Chiara Minelli ha affermato: “nel momento in cui certe affermazioni vengono espresse da persone che ricoprono un ruolo istituzionale a vario livello, una maggiore sensibilità sarebbe necessaria”.
Invece, a difendere la linea il Carroccio, con Paolo Sammaritani: “il consigliere Lucianaz ha espresso una sua opinione, ha fatto una forte critica alle modalità di gestione della pandemia, alla narrazione ‘main stream’ sull’efficacia dei vaccini. Poteva farlo, aveva il pieno diritto di farlo e lo ha fatto. A meno che questa risoluzione non sia una censura al diritto di opinione o peggio che in quest’aula non si possano criticare le modalità di azione di chi governa o di chi ha governato in passato”.
Lo stesso Lucianaz ha voluto puntualizzare: “nella mia dichiarazione non ho offeso nessuno, io non ho parlato di Covid ma di ‘affare Covid’, di come non sia stato gestito bene il Covid e su questo voi avete montato un caso enorme”.
La risoluzione sulle dichiarazioni di Lucianaz è stata approvata dalla maggioranza, che ne ha rivendicato la paternità attraverso una nota stampa congiunta. Fuori dall’aula durante il voto Lega e Forza Italia.