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Sospensione della quota capitale delle rate dei mutui – Via libera dal Consiglio all’unanimità

di Redazione

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Il Consiglio Regionale questa mattina ha approvato all’unanimità il disegno di legge, composto di tre articoli, che prevede la sospensione della quota capitale delle rate di mutui agevolati previsti da leggi regionali a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese, in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

“Oggi proseguiamo il cammino già intrapreso con la legge regionale n. 4/2020 –  ha detto il Consigliere dell’Uv Roberto Rosaire illustrando il provvedimento – per mettere al riparo dagli effetti negativi della pandemia i redditi delle famiglie, dei lavoratori e delle aziende locali. Lo scorso anno si era, infatti, sospesa la restituzione della quota capitale dei mutui agevolati contratti con la Finaosta o con le banche convenzionate, posticipando di 12 mesi il pagamento delle scadenze mutui comprese tra maggio 2020 e aprile 2021. Allo scadere di questa sospensione e alla luce della grave crisi sanitaria ed economica, si è ritenuto utile, doveroso e improcrastinabile posticipare di ulteriori 18 mesi (maggio 2021 – ottobre 2022) il versamento delle rate”.

Sul testo, presentato dalla Giunta regionale il 22 marzo, sono stati approvati due emendamenti del Presidente della Regione, mentre sono stati respinti tre ordini del giorno depositati in Aula, di cui due della Lega VdA e uno di Pour l’Autonomie.

Questa misura – ha specificato Rosaire – riguarda i lavoratori subordinati (che abbiano perso il lavoro sia a tempo determinato che indeterminato o che abbiano visto ridursi l’orario del 20%), i lavoratori autonomi e le aziende (che abbiano subìto la riduzione del volume d’affari del 33% tra marzo 2019 e febbraio 2020). Vi sono inoltre due elementi di novità: è stata introdotta la possibilità di sospensione di mutuo anche per le aziende che si sono costituite dopo il 2019 e prive quindi di storicità di dati ed è stata prevista la possibilità di allungare di ulteriori cinque anni la durata del piano di ammortamento del debito contratto. Non rientrano, invece, nella disciplina per motivi legati alle norme europee in materia di aiuti di Stato, i soggetti o le aziende le cui posizioni debitorie risultino di credito deteriorato dal 29 febbraio 2020. Si tratta del secondo atto messo in capo in questa Legislatura, dopo quello per i lavoratori stagionali, a sostegno del mondo del lavoro e della popolazione valdostana e che anticipa una terza manovra che destinerà non meno di 50/60 milioni di euro per un ulteriore contenimento della grave situazione economica“.

Due gli ordini del giorno della Lega VdA, entrambi respinti (con l’astensione della maggioranza UV, PCP, AV-SA, VdA Unie) e illustrati dal Vicecapogruppo Stefano Aggravi, che intendevano impegnare il Governo regionale a un ulteriore intervento di sostegno alle attività ad oggi ancora operative ma classificate dalla finanziaria regionale come “crediti deteriorati” e che non risultano beneficiarie del disegno di legge in discussione, oltre che a prevedere, nell’ambito del prossimo provvedimento di assestamento dell’avanzo di bilancio, una misura volta a indennizzare almeno una quota significativa dei costi fissi sostenuti dalle attività produttive, in particolare del settore turistico alberghiero, nel periodo di riferimento del lockdown che ha impedito l’avvio della stagione invernale, considerando tra questi anche le quote di interessi relative ai mutui regionali.

Sui contenuti di questi ordini del giorno – ha detto  Aggravi – non ci possono essere differenziazioni politiche: l’obiettivo è comune e sul disegno di legge c’è unanimità”.

Respinto anche l’ordine del giorno di Pour l’Autonomie, illustrato dal Capogruppo Marco Carrel, che, sempre per andare incontro alle attività escluse da questo disegno di legge, era volto a aprire un confronto immediato con le associazioni di categoria e Finaosta per inserire nell’assestamento di bilancio le misure necessarie al loro sostegno, oltre che a farsi carico di parte della quota interesse in oggi totalmente in capo alle imprese e famiglie.

È necessario agire subito – ha affermato Carrel – bisogna dare tempistiche precise e impegnarsi per cercare di dare risposte alla popolazione che è in difficoltà

Il Capogruppo dell’UV, Aurelio Marguerettaz, ha chiesto poi il ritiro degli ordini del giorno perché l’impegno è già stato condiviso in Commissione con il Governo e la maggioranza: si tratta di ben 200 aziende che si trovano in questa situazione e vi è quindi la necessità di fare approfondimenti importanti in vista di uno specifico disegno di legge. Oggi, la sospensione che andiamo ad approvare è stata costruita per dare una risposta immediata alla comunità, prima della scadenza delle rate, che è prevista ad aprile. Se gli ordini del giorno non verranno ritirati ci asterremo perché il lavoro di approfondimento su questo dossier è già in corso

E l’Assessore alle attività produttive, Luigi Bertschy pur raccogliendo l’obiettivo politico ha annunciato l’astensione della maggioranza “nell’attesa degli approfondimenti che stiamo conducendo dal punto di vista tecnico, anche con le altre Regioni, per verificare la possibilità di applicare la misura di indennizzo dei costi fissi delle attività economiche. Dopodiché apriremo il confronto a livello politico“.