Si è tenuto, la mattina di sabato 30 marzo, un presidio dei Sindacati valdostani presso il supermercato Lidl di St. Christophe in occasione del contemporaneo sciopero nazionale dei lavoratori nel settore.
“Una perdita consistente per le lavoratrici e i lavoratori, nell’ordine di svariate migliaia di euro e in termini di minor massa salariale percepita nell’arco della vigenza contrattuale rispetto ai loro colleghi che, pur svolgendo ed operando nel medesimo ambito settoriale, si sono visti corrispondere trattamenti economici più significativi”, questa la denuncia di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che stigmatizzano a gran voce “l’insofferenza di Federdistribuzione verso i contratti collettivi”.
Lo sciopero nazionale di sabato scorso si è attuato “mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno” e attraverso la realizzazione di “flash mob nei pressi dei punti vendita delle imprese più rappresentative”, come nel caso del punto vendita Lidl summenzionato.
Più nel dettaglio i tre Sindacati puntano il dito contro:
- l’introduzione di una flessibilità incontrollata (…) con contratti a termine di durata indeterminata;
- lo smembramento del sistema di classificazione del personale con l’attribuzione all’addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita di mansioni inferiori, quali il pulimento di aree di vendita e servizi;
- (…) il sottoinquadramento di chi ha la responsabilità di interi format commerciali complessi;
- la creazione di una nuova mansione adibita alla movimentazione delle merci, trascinandola verso il quinto livello (…).