Per le organizzazioni sindacali Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Savt-École e Snals-Confsal “la Sovrintendenza agli Studi è di nuovo in ritardo”.
La denuncia è arrivata oggi, quando la dirigente del personale scolastico, la dott.sa Lisa Furfaro, ha dato risposta a una richiesta di informazioni, rivoltale unitariamente dai sindacati della Scuola il 13 novembre scorso, relativa alla liquidazione anticipata dell’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2022/2024, prevista dall’art. 3 del Decreto-Legge 145/2023.
In tale risposta, la dirigente precisa che “l’erogazione di tale anticipo richiede diverse incombenze, di tipo contabile e informatico, che non sono poste a carico della sola struttura scrivente” e che “provvederà, pertanto, alla sua erogazione, compatibilmente con i tempi di chiusura e riapertura dell’esercizio finanziario, nel primo cedolino utile del 2024”.
Per Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt-École e Snals, questa risposta “dimostra che l’amministrazione non è stata in grado di predisporre le operazioni necessarie per l’erogazione prevista dal decreto, i cui importi erano noti dalla metà dello scorso mese di ottobre, e non è neppure in condizione di indicare quando i lavoratori riceveranno gli emolumenti previsti“. Questo ritardo, “si aggiunge agli altri ritardi di cui la Sovrintendenza agli Studi si è resa protagonista negli ultimi mesi“, proseguono i sindacati.
Tra questi, ricordano i sindacati, vi sono il rinvio di due mesi della liquidazione dei compensi per lavoro straordinario finanziati col fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, nonché il rinvio dell’adeguamento delle buste paga all’anzianità di servizio ed il ritardo nella nomina dei supplenti annuali.
I sindacati precisano che questi ritardi “non appaiono motivati esclusivamente da problemi finanziari, in quanto analoghi ritardi si registrano nella determinazione del numero di posti previsti per i prossimi concorsi e percorsi abilitanti, i cui bandi stanno per essere pubblicati in Gazzetta ufficiale e, più in generale, nelle risposte alle legittime richieste di informativa da parte dei sindacati“.
Per tali motivi le organizzazioni sindacali esprimono “profonda preoccupazione per la situazione in cui versa attualmente la sovrintendenza agli Studi, in quanto i ritardi nella liquidazione dei compensi contrattualmente previsti e l’evidente difficoltà nella determinazione del fabbisogno di personale potrebbero causare ulteriori contenziosi, oltre a quelli che hanno già visto soccombere l’amministrazione“.
La richiesta avanzata è “l’immediata risoluzione dei problemi più volte denunciati nelle sedi istituzionali, i quali, col loro protrarsi, potrebbero costituire motivo di facile critica nei confronti della gestione dell’Autonomia statutaria, di cui gode, ancora, la Regione Valle d’Aosta“, conclude la nota.