Altri disagi per gli utenti dalla cardiologia del Parini di Aosta, dove una segnalazione ci ha avvertito come gli esami che prevedono un monitoraggio del cuore per sette giorni consecutivi stiano venendo rimandati. La motivazione sarebbe ai limiti surreale: l’ospedale disporebbe di soli due apparecchi che consentono l’esecuzione dell’esame, ovvero i “cardio-beep”.
Due apparecchi per un intero ospedale regionale, che serve una popolazione di oltre 120 mila abitanti. Di questi due, poi, uno sarebbe andato rotto, rimandone così solo un’ultimo in funzione e al momento regolarmente in servizio.
“Non è possibile che un ospedale che deve servire 120 mila abitanti, abbia un solo cardio-beep in funzione – ci dice un utente arrabbiato, alla cui figlia è stato appena rimandato un importante esame a data da destinarsi. Paghiamo un sacco di soldi in tasse e poi bisogna sempre rivolgersi alle strutture private, anche per esami relativamente semplici come questo. Non si tratta di un controllo ad un ginocchio, parliamo del cuore. La sanità è veramente sfasciata”.
La risposta dell’Usl Valle d’Aosta
A rispondere alla segnalazione il Direttore della Cardiologia dell’ospedale Parini di Aosta, il dott. Paolo Scacciatella, che puntualizza: “uno dei nostri due cardio-beep si trova in manutenzione tecnica”. E poi spiega: “il cardio-beep viene utilizzato come test di screening nei casi a bassa complessità, mentre in tutti gli altri casi, che rappresentano il volume più ampio, utilizziamo sistemi molto più avanzati anche con applicazioni di telemedicina. In quest’ottica i due apparecchi di cardio beep a disposizione sono più che sufficienti per la nostra casistica e le esigenze della nostra regione”.
Ad ulteriore conferma l’Usl specifica che “il tempo medio di attesa per l’esame è 19 giorni, ben al di sotto della tempistica definita dal ministero (30 gg)”.
Giuseppe Manuel Cipollone