Con una nota congiunta Rete Civica e Azione, due movimenti cardine del Comitato per la Riforma Elettorale, tornano a invocare la modifica della legge elettorale e ad attaccare i partiti del Consiglio Valle come inerti. “
Siamo quasi a metà luglio e l’impegno assunto dalla maggioranza e dalla Lega di elaborare prima della pausa estiva una proposta di legge sulla riforma elettorale regionale ampiamente condivisa è del tutto in alto mare”, scrivono i due movimenti.
“L’Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine stanno depositando solo ora la loro proposta di legge. La Lega e Forza Italia hanno annunciato il ritiro delle loro due proposte di legge e la presentazione di un nuovo testo. Al momento rimangono in campo soltanto le proposte di PCP (depositata 15 mesi fa) e del Pd (di aprile 2023), che comunque hanno un’impostazione notevolmente diversa”, continua la nota.
Rete Civica e Azione sostengono la necessità di una riforma elettorale che permetta ai cittadini di partecipare alle elezioni con una conoscenza preventiva delle alleanze, dei programmi delle coalizioni e delle persone che si propongono come presidente della regione delle Regioni. E questa riforma – continuano i moviemnti – “deve essere approvata entro la fine del 2023, perché se sarà reale e significativa comporterà molte modificazioni nel modo di operare dei partiti”.
“Visto il marasma politico e il perdurare dell’indecisione è ancora maggiore il rammarico per il NO espresso dal Consiglio regionale ad una consultazione popolare tramite il referendum consultivo. Hanno detto di NO al referendum prendendo l’impegno di procedere rapidamente ad una riforma, ma ora quell’impegno si è trasformato in un semplice auspicio!”, conclude costernata la nota.