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Niente lingua tradizionale nell’Assemblea corsa: indignazione di Savt e UV

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di Redazione

Recentemente, il Tribunale amministrativo di Bastia ha emesso una sentenza contraria agli articoli del regolamento interno dell’Assemblea della Corsica che permettevano l’utilizzo della lingua corsa durante le sedute. Questi articoli erano stati approvati alla fine del 2021, ma la sentenza ha stabilito che, in base alla Costituzione, l’unica lingua ufficiale è il francese.

La decisione sta destando l’indignazione dei movimenti autonomisti e indipendentisti di mezza europa, compresi quelli valdostani. Ad uscire con una nota, in Valle d’Aosta, l’UV e il sindacato autonomista Savt.

Con duro comunicato stampa il Savt ha voluto rimarcare la propria indignazione per la decisione assunta dal Tar francese: “Le lingue costituiscono una parte essenziale della nostra vita quotidiana. Rappresentano il più efficace strumento di comunicazione, garantiscono la coesione sociale di un popolo e sono alla base della sua identità e delle sue tradizioni. La decisione del TAR priva gli eletti della Corsica del diritto di parlare la loro lingua nei dibattiti dell’assemblea. Si tratta di un atto grave, che il SAVT, condanna fermamente”.

A fare eco alla denuncia del sindacato, anche le prese di posizione del gruppo consiliare unionista e il deputato Franco Manes.