“La politica valdostana ha paura di parlare di pedofilia”? È questa la domanda che la Lega Vallée d’Aoste, attraverso un intervento del Consigliere Simone Perron, ha rivolto al Presidente del Consiglio regionale in una lettera inviata il 7 maggio scorso.
La lettera indirizzata al Presidente Bertin, lamenta la preoccupazione del Consigliere per la mancata organizzazione di iniziative in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia che ricorre ogni anno il 5 maggio.
I dati forniti dalla Polizia postale
“I dati riguardanti il 2023 – si legge nella missiva del Carroccio – sono sconcertanti, ed indicano un fenomeno purtroppo diffuso ed in aumento”.
Secondo i dati forniti dalla Polizia Postale, le percentuali dei casi dal 2022 al 2023 sono in aumento. I casi totali passano da un totale di 111 a 140, in aumento del 26%. Tra questi, i casi circa il possesso o la diffusione di materiale pedopornografico aumentano da 75 a 104 casi, ovvero del +39%. Gli indagati passano da 68 a 98, in aumento del 44%: tra questi ultimi aumentano la detenzione di materiale illecito da 57 a 81 casi (+42%), mentre l’adescamento passa da 11 a 17 casi (+54%).
Le cause del fenomeno secondo la Lega
“Il lavoro della Polizia postale – spiega il Consigliere Perron – è sempre più efficace, ma la gravità del fenomeno impone interrogativi etici pressanti”.
Secondo la Lega, fra le cause dell’aumento del fenomeno, ci sarebbe l’aumento dell’utilizzo dei social network e degli smartphone fra i minori. “L’espansione dell’utilizzo delle nuove tecnologie predispone senza ombra di dubbio a fattori di rischio un tempo assenti”.
Un altro aspetto preoccupante sarebbe la sessualizzazione dei minori: “un altro fenomeno sempre più pervasivo – continua Perron – e avallato, più o meno consapevolmente, da forze politiche e lobby ben riconosciute. La lettura di storie ai bambini da parte delle “Drag queen”, patrocinate dal Comune di Aosta nella settimana del Pride Week; i tentativi di portare nelle scuole le Associazioni LGBTQ che nulla possono aggiungere alla competenza di insegnanti qualificati come quelli della scuola valdostana; addirittura la proiezione del film ‘Anni Amari’ alla Cittadella dei Giovani nel 2021, film celebrativo di un pensatore che apertamente invita alla pedofilia, l’italiano Mario Mieli, eroe del movimento LGBTQ.
Questi eventi predispongono i minori ad un clima di trasgressione ed apertura verso temi complicati che vanno sviluppati compiutamente soltanto da adulti”.
L’iniziativa per il Consiglio regionale
Per colmare una lacuna della presidenza del Consiglio regionale, il Carroccio ha presentato una mozione per la prossima seduta del Consiglio Valle a prima firma proprio di Simone Perron. La mozione intende impegnare il Consiglio regionale “ad approntare specifiche campagne di sensibilizzazione sul tema del contrasto per la giornata del 5 maggio 2025”.
“Quello della pedofilia – conclude Perron – è un tema che viene messo troppo spesso sotto il tappeto. Poca gente sa che esistono addirittura delle lobby, come la NAMBLA (North American Man/Boy Love Association), che spingono per abbassare il limite dell’età del consenso. Come Lega non resteremo a guardare e continueremo la nostra battaglia per far emergere e contrastare uno dei fenomeni più ignobili a cui una società possa assistere!”